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INgiustizia | 09 marzo 2023, 06:48

Assemblea di condominio: adesso si fa in via telematica?

L’esperienza pandemica Covid-19 ci avrebbe dovuto far comprendere – e da un lato anche apprezzare – che l’odierna tecnologia consente veramente a tutti di fare cose che spesso prima nessuno pensava fosse possibile fare.

Assemblea di condominio: adesso si fa in via telematica?

E’ davvero increscioso che il Tribunale di Bergamo debba ancora oggi intervenire (sentenza n. 364 del 21 febbraio 2023) sulla possibilità, o meno, di svolgimento dell’assemblea condominiale in via telematica.

L’esperienza pandemica Covid-19 ci avrebbe dovuto far comprendere – e da un lato anche apprezzare – che l’odierna tecnologia consente veramente a tutti di fare cose che spesso prima nessuno pensava fosse possibile fare.

Le distanze si sono azzerate e tutto oggi è più semplice.

Del resto partecipare ad un’assemblea condominiale (ove quasi sempre i condomini vanno mal volentieri e spesso si finisce col litigare) in distance pareva un sogno.

Ma così non è; almeno per qualcuno che è ricorso proprio al Tribunale per invalidare un’assemblea celebratasi in modalità mista (alcuni in presenza altri in collegamento).

Ricorso, più che giustamente, respinto poiché la maggioranza dei condomini aveva dato il consenso per tale modalità.

Il problema nasce sostanzialmente da due aspetti:

1) chiarire se il regolamento di condominio debba prevedere, o meno, la possibilità che l’assemblea si svolga in videoconferenza;

2) chiarire se il consenso alla celebrazione dell’assemblea in videoconferenza debba essere dato da tutti i condomini o dalla sola maggioranza.

Quanto al primo aspetto rispondiamo brevemente;  non serve assolutamente che il regolamento preveda la possibilità di svolgimento dell’assemblea in condominio.

Sarà infatti sufficiente che l’amministratore, nel convocare l’assemblea, chieda a ciascun condomino di autorizzare la videoconferenza.

Se la maggioranza dei condomini – e così rispondiamo al secondo aspetto – presterà il proprio assenso, l’assemblea potrà celebrarsi in via telematica.

Non sono previste forme sacramentali affinchè il singolo condomino possa esprimere il proprio assenso – o dissenso – all’amministratore convocante; basterà qualsiasi tipo di comunicazione per informare l’amministratore. Personalmente consiglierei la forma scritta, anche con una semplice mail.

All’esito dell’assemblea l’amministratore trasmetterà il verbale dell’assemblea che i singoli condomini, sussistendone le condizioni di legge, potranno impugnare.

Se il regolamento condominiale non prevede la possibilità di assemblea da remoto (o mista) l’autorizzazione allo svolgimento in via telematica dovrà essere rilasciato dai singoli condomini per ciascuna assemblea non essendo possibile rilasciare una autorizzazione permanente.

Ora, come sempre, lasciatemi dire la mia.

L’assemblea di condominio spesso dura ore infinite – spesso per argomenti di non particolare importanza – e spesso porta ad esasperare talune acredini già esistenti tra condomini.

Posso comprendere che in molti condomini vi siano persone anziane che non siano attrezzate alle videoconferenze; ma è altrettanto vero che costoro (auspico) avranno un vicino di casa disposte ad ospitarle al fine di consentire loro la partecipazione in video-call.

D’altro canto, tale modalità, consente a tutti (anche a chi magari è sovente fuori casa) di poter partecipare e limitare i costi condominiali (non dimentichiamo che la maggior parte dei condomini non disponendo di sala idonea ad ospitare un’assemblea, si vede costretta ad affittare stanze idonee).

La soluzione mista non preclude i diritti di nessuno; la soluzione solo on-line rappresenta il futuro.

Consiglio quindi agli amministratori di proporre una modifica del regolamento condominiale sulle modalità di partecipazione alle assemblee così da evitare che per ogni singola convocazione il singolo condomino debba prestare il proprio consenso.

E poi, suvvia, diciamocelo; possibile che l’Italia sia uno dei paesi in Europa con il maggior numero di smartphone ma che, quando serve, nessuno sappia usarlo ( ..anche per l’assemblea condominiale)?

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