Il 2023 si prospetta un anno estremamente complesso dal punto di vista della siccità e della relativa crisi idrica che già nei mesi estivi del 2022 ha fatto sentire tutta la gravità del problema soprattutto in alcune zone della provincia di Varese.
Un tema che secondo il sindaco di Daverio Marco Colombo va affrontato con provvedimenti coerenti da assumere a livello sovracomunale e con la collaborazione di tutti gli attori convolti.
«L'ordinanza comunale che ho emanato l’anno scorso non è stata revocata, rimangono le criticità e le relative e conseguenti direttive sul utilizzo di acqua potabile e comportamenti da adottare» premette il primo cittadino.
La crisi idrica del 2022 di fatto non si è mai risolta completamente ma solo attenuata.
«Siamo nelle mani di Madre Natura e ad un contesto meteorologico che si sta sempre più estremizzando, influenzato da cambiamenti globali derivanti da situazioni antropologiche e qui si aprono discussioni infinite, ma tant’è» aggiunge Colombo.
Non si può rimanere passivi davanti al problema, occorre prendere decisioni che impattino davvero sulla realtà.
«Nel prossimo futuro interventi risolutivi saranno necessari, per ridurre sprechi e dispersione nel sistema idrico nazionale - propone il sindaco di Daverio - best practice obbligatorie, a partire dal corretto utilizzo domestico, fino a quello nell’ambito dell’irrigazione agricola e nel comparto industriale».
È insomma necessario un confronto a tutti livelli, a partire dalle comunità, passando per province, regioni fino a livello nazionale-internazionale.
«In qualità di amministratore locale intendo farmi carico nel mio piccolo, di intervenire sia confrontandomi con le società di settore di riferimento, ma anche spronando colleghi e enti superiori a creare ogni forma di confronto, di team building e interventi sovra comunali che andranno nella direzione auspicata: una maggiore cooperazione seria, pragmatica e operativa per affrontare questa problematica serissima, una vera catastrofe naturale annunciata» conclude Colombo.