È stata una festa decisamene fuori dal consueto quella che si è svolta nella serata di sabato all’interno dei locali del bar IN.BAR.CO, che i più conoscono ancora come il bar della stazione di Castellanza.
Grazie alla collaborazione tra Alessandra Ragosta e Elena Pizzoli, che qualche mese fa hanno preso in gestione il locale, e le tante volontarie dell’associazione Casa Ibe, i castellanzesi hanno festeggiato per la prima volta il capodanno Berbero, vivendone in prima persona le tradizioni e imparando a conoscere la cultura di questa antica e nobile popolazione.
Ad aprire la serata è stata una interessante presentazione sulla storia e sulle usanze berbere, sul loro artigianato, lingua e sulla scrittura, corredata da una mostra di oggetti e costumi tipici; i festeggiamenti, poi, sono proseguiti con una cena a base di cous cous, preparato per l’occasione in diverse varianti.
«È stata una bellissima occasione che ci ha dato modo di conoscere meglio un popolo molto affascinante – ha commentato l’assessore ai servizi sociali di Castellanza, Cristina Borroni – e mi ha fatto molto piacere vedere che le tantissime persone presenti hanno seguito la presentazione curiosi ed interessati.
È proprio attraverso momenti come questo, infatti, che passa il vero processo di integrazione; momenti in cui ci si impara a conoscere a vicenda, mossi solo dal genuino interesse di approfondire gli aspetti meno noti della cultura dell’altro, imparando a comprendersi e capirsi meglio».
Durante l’evento, poi, le volontarie di Casa Ibe hanno offerto ai più di cento partecipanti la possibilità di imparare a scrivere il proprio nome in lingua berbera, provare i caratteristici tatuaggi con l’hennè e assistere alla suggestiva cerimonia del tè.
«Ringraziamo tutti le persone che hanno collaborato per la buona riuscita di questo evento – hanno commentato la presidente Nacima Zaarir, la vice presidente Fatima Addamine e il segretario Pippo Rocco – che ha visto più di cento persone decidere di unirsi a noi per festeggiare questa ricorrenza.
Un ringraziamento va anche ai all'associazione del rione “In Sù”, che con grande disponibilità ci hanno prestato tavoli e panche per l'allestimento.
In ultimo non possiamo non ringraziare l'amministrazione, che, oltre ad aver patrocinato l'iniziativa, ha voluto essere presente attraverso la partecipazione degli assessori alla cultura ed ai servizi sociali Tarlazzi e Borroni».