Sussidiarietà e…welfare territoriale è il titolo del rapporto 2023/2024 stilato da Fondazione della Sussidiarietà e presentato stamattina presso Villa Recalcati, sede di Provincia di Varese.
Come da titolo, uno studio sui servizi forniti, sulla loro efficacia e su quelle che sono le sue criticità, nonché sulla migliorabile efficienza degli enti del terzo settore e il loro rapporto con le amministrazioni pubbliche, in un volume ben curato di circa trecento pagine.
«L’Italia e l’Europea sono gli unici luoghi del mondo dove si aiuta tutti dal punto di vista del welfare - spiega Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà - Stiamo perdendo questa caratteristica, per il debito pubblico, perché c’è l’invecchiamento e perché c’è un inadeguato modo di offrire, disordinato, disomogeneo e incapace di guardare alle uguaglianze, che predilige gli aiuti monetari invece che servizi. Bisogna passare dalla valorizzazione del terzo settore, che insieme a un’amministrazione pubblica efficiente è la risposta a questo problema. I poveri diventano sempre più poveri, si sta creando una situazione americana senza aver la produttività dell’America».
Il rapporto è stato curato da Fondazione per la Sussidiarietà, in collaborazione con Fondazione Comunitaria del Varesotto e con il patrocinio di Comune di Varese e Provincia di Varese.
Tra i relatori di stamattina, oltre a Vittadini, Federico Visconti, presidente di Fondazione Comunitaria del Varesotto e l’onorevole Maria Chiara Gadda, vicepresidente Commissione per l’agricoltura, componente intergruppo parlamentare per la sussidiarietà. A moderare il giornalista Alessandro Banfi.
Istituzioni pubbliche presenti in prima fila, dal padrone di casa Marco Magrini, presidente di Provincia, al sindaco Galimberti, ma anche il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, e il sottosegretario regionale Raffaele Cattaneo. Presente anche il Prefetto di Varese, Salvatore Pasquariello.
«La Lombardia ha fatto della sussidiarietà uno dei suoi modi di fare politica, laddove in altre parti d’Italia diventa oggetto di discussione - ha affermato Fontana - Il welfare è sicuramente uno degli aspetti più importanti».
«Siamo in uno stato di costante crescita delle richieste di welfare - le parole, invece, del sindaco Galimberti - I Comuni sono chiamati a rispondere alle esigenze, ma al contempo mi preoccupa la fase che stiamo vivendo e la prospettiva di riduzione delle risorse. Vedere un ulteriore abbattimento dei fondi per i servizi mi pone davanti all’interrogativo di come si possa fare fronte a certi bisogni».
Nel corso della presentazione è stato anche trasmesso un videomessaggio di Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia e delle Finanze.
Il rapporto ha individuato come problemi principali sul tema la disomogeneità della spesa, l’assenza di monitoraggio costante dei bisogni, la tendenza a standardizzare l’offerta, la mancanza di valutazione della qualità dei servizi e i trasferimenti monetari anziché in servizi.
Questo ultimo punto, in particolare, è un qualcosa che Vittadini sottolinea: «Una risposta sarebbe la valorizzazione del terzo settore, la coprogettazione e la coprogrammazione. Lo si deve fare partendo dai bisogni dalla persona, e non dall’offerta. Gli enti pubblici si devono organizzare in questo senso».
«Già adesso il 20% del welfare è fatto da famiglie, quindi anziani, babysitter - conclude Vittadini - Tra un po’ i nostri nipoti non avranno questi soldi, e chi aiuta questa gente? Vogliamo lasciarli morire?».