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L'ultima contesa | 05 dicembre 2022, 22:21

VIDEO Ultima Contesa: l'infortunio a Reyes spiegato dal dottor De Grandi. Tegola per i biancorossi. Seravalli: «Questa Varese se la può giocare con tutti»

Puntata ricca quella di questa sera: con l’ex allenatore dei biancorossi si è parlato del big match di ieri sera, della sua esperienza bolognese e dei suoi ricordi in città. In apertura, il medico sociale della Openjobmetis ha raccontato i dettagli dell’infortunio del portoricano, parlando dei tempi di recupero, stimati in non meno di sei settimane e delle possibili ripercussioni a lungo termine

Alberto Seravalli, ospite ieri sera de L'Ultima Contesa

Alberto Seravalli, ospite ieri sera de L'Ultima Contesa

Per tre stagioni è stato sulla panchina della Openjobmetis in veste di membro dello staff tecnico, e infine, per pochissime partite anche in veste di coach.

È Alberto Seravalli, ospite ieri sera de L’Ultima Contesa, il talk show sul basket di casa nostra di VareseNoi.it, e ospite anche ieri sera al Lino Oldrini in veste di viceallenatore della Virtus Bologna.

Altro ospite della settima puntata è stato il giornalista varesino Francesco Caielli.

La puntata si è però aperta con il prezioso intervento del dottor Michele De Grandi, medico sociale della Pallacanestro Varese, che ha dato gli ultimi aggiornamenti sulle condizioni di Justin Reyes: «Durante la fase di riscaldamento, in un momento molto tranquillo, facendo un movimento di stretching, il giocatore ha avvertito una sensazione di blocco al ginocchio. Il quadro clinico era compatibile con una lesione meniscale; oggi son stati effettuati aggiornamenti che hanno confermato questo quadro. La sua è una lesione piuttosto importante, nei prossimi giorni sarà operato. I tempi di recupero stimati non sono inferiori alle sei settimane. Justin era triste e un po’ incredulo, con un movimento così banale uno non se lo aspetterebbe».

Qui di seguito, invece, alcune dichiarazioni di Alberto Seravalli.

«Partita sicuramente giocata a ritmi molto alti - sul match di ieri sera - Siamo riusciti a controllare i primi secondi dell’attacco di Varese. In alcuni frangenti siamo rimasti un po’ schiavi del loro ritmo, prendendo alcuni contropiedi. È stata una partita importante per entrambe le squadre, siamo riusciti a contenere la caratteristica principale di Varese, ovvero gli attacchi veloci».

«Varese gioca un tipo di pallacanestro diverso dalla media, più orientato al gioco americano con filosofie ben chiare, ma non per questo è un gioco che li penalizza. È un modo di giocare molto aggressivo che responsabilizza giocatori. È una filosofia che nel lungo periodi penso che paghi: Varese ha scelto i giocatori giusti e penso che abbia particolarità che in questo momento siano assolutamente postivi. Ti costringe ad avere una tensione difensiva molto alta. Dove può arrivare Varese? Non lo so, ma se la può giocare con tutte».

«Brown è un giocatore che ha una solidità su de lati del campo di altissimo livello. È un giocatore veramente impressionante dal punto di vista dell’agonismo e dell’essere decisivo, penso che sia il fulcro della squadra».

«Di Varese ho tantissimi bei ricordi. La partita con la Fortitudo del 24 aprile, figlia di momenti di condivisione e di momenti terribili… quella partita è il ricordo sportivamente più importante. Anche ieri nel rivedere tanta gente siamo tornati un attimo a qualche mese fa quando eravamo tutti lì a combattere. Mi mancano i laghi e il Sacro Monte, i posti in cui in pochi minuti t’immergi nella natura e stacchi la testa».

Qui sotto la puntata integrale con l'intervento del Dottor De Grandi a inizio puntata sulla situazione Reyes:

Lorenzo D'Angelo


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