«Sì, s'è scritta la storia. Spero che sia uno dei primi capitoli: giocare in casa a Sanremo con tutti questi tifosi... ci hanno fatto vincere loro anche dopo confronti duri e aspri. Tutti devono riflettere su questa cosa, anche le istituzioni: oltre 200 persone che arrivano a 350 chilometri da Varese... Due mesi fa abbiamo deciso di chiuderci a riccio per arrivare dove siamo arrivati» dice Stefano Pertile, vicepresidente e primo tifoso del Varese, visibilmente emozionato e con gli occhi lucidi.
«Ho un rammarico che mi porto dentro - aggiunge Pertile - se ci avessero fatto giocare una partita regolare con il Novara... non mi scordo quella partita, avremmo potuto farcela... Questa è un'impresa storica anche se non abbiamo vinto nulla, perché due anni fa eravamo in terza categoria».
«I playoff danno il diritto a provare a essere ripescati, siamo molto contenti - dice il presidente Stefano Amirante - Ci credevo anche dopo il Novara quando ho detto: "Se non vinciamo oggi, andiamo a vincere i playoff"».
Il futuro del Varese qual è? «Sei ore di pullman...» dice Amirante. Che poi, seriamente, aggiunge: «Dipende dalla Lega, dalle istituzioni... è un ripescaggio che richiede tutta una serie di parametri. Da domani, la teoria deve dìventare pratica. Come tutti, se potessi dire "siamo promossi", sarei contento. Oggi abbiamo visto il miglior pubblico della stagione: è stato emozionante vedere così tanta gente a 350 chilometri da Varese vivere in questo modo la partita. La scintilla è scattata all'inizio dei playoff. L'ambiente ha gestito questi spareggi come se fossero quelli per andare in B. Io ho detto alla squadra di viverli come se avessero messo in palio la promozione diretta. E se fossimo andati in C, per i tifosi e per la squadra la gioia sarebbe stata esattamente questa».