VIDEO - Il presidente della FIP "benedice" Scola: «Entusiasta di lui a Varese»

«Sono entusiasta di Luis Scola a Varese: che uno straniero venga in Italia e investa in un progetto così a lunga scadenza è qualcosa di incredibile». 

Così il presidente della Federazione Italiana Pallacanestro Gianni Petrucci, giunto in città per un incontro con i vertici della Pallacanestro Varese. Un’ora di colloquio informale per conoscere da vicino il nuovo amministratore delegato della società Luis Scola, presenti anche il consigliere Toto Bulgheroni, il general manager Michael Arcieri e il presidente Marco Vittorelli. Del gruppo anche Sandro Galleani e l’assessore varesino Andrea Civati.

«Luis è un mito del basket - ha continuato il presidente - E che un mito abbia scelto Varese per noi è una soddisfazione immensa. Sappiate che non sempre si vince con i soldi, ma i soldi arriveranno anche qui, perché quando gli investimenti sono buoni arrivano».

«È importante anche la presenza di Michael Arcieri e del nuovo tecnico Roijakkers: tutti, quando è arrivato, lo prendevano con scetticismo ma i risultati parlano per lui. E poi mi ha conquistato il progetto per il settore giovanile: Scola vuole “creare” giocatori italiani, vuole averne di più degli stranieri. E quindi penso alla nazionale: Luis sa quanto sia fondamentale, lui che ha rinunciato al ritiro per fare un’Olimpiade…».

Petrucci ha poi ringraziato e fatto i complimenti a Bulgheroni, seduto al suo fianco: «Un amico di vecchia data e uno degli antesigani delle novità della pallacanestro italiana. Se alla Pallacanestro Varese non manca la cultura sportiva è grazie a lui. E infatti, insieme al presidente Vittorelli, ha portato qui Scola».

Una battuta anche sull’Eurolega - «Io non sono contro l’Eurolega, ma i giocatori non sono suoi, non può illudersi di non darli alle nazionali. Le regole invece ci sono. La maglia azzurra non si subordina a nulla. Ci sono stati passi in avanti nei rapporti con la Fiba, ma si deve fare di più» - e una stoccata agli allenatori italiani all’estero: «Non posso accettare che vadano via e poi da fuori ci diano lezioni…»

Tra gli argomenti trattati davanti alla stampa locale pure il progetto per la riqualificazione del palazzetto Lino Oldrini («approvata, un intervento da antesignani»), la situazione economica del movimento cestistico italiano («La situazione della pallacanestro italiana oggi è quella di un movimento che soffre una mancanza di soldi importante. Dal governo ci sono arrivate le briciole, ora per fortuna nei palazzetti si tornerà al 100%») e lo stallo sulle sanzioni alla Russia da parte della FIBA («Se Federazioni popolari come calcio, nuoto ed altri, hanno escluso la Russia, pur capendo che non sia colpa degli atleti russi tutta questa situazione di con guerra e morte, perché la FIBA vuole aspettare maggio? Che senso ha? Non ha senso non escluderla. Il basket sta dando l’immagine di chi si volta dall’altra parte in un momento tragico: io non ci sto, è una posizione incredibile ed ingiustificabile.E non parlo perché la temiamo per le qualificazioni mondiali: la nostra nazionale è competitiva»).