Chiediamo scusa alla società, all'allenatore e alla curva del Varese. Scusateci se abbiamo dato l'idea di essere degli "scemi" cresciuti da 49 anni con la passione del Varese per tutti i voti e le critiche di questa "trionfale" stagione in serie D, scusateci per i 2 e i 4 in pagella che hanno urtato la vostra suscettibilità e abbattuto la vostra autostima, scusateci se pensavamo di provocare la vostra reazione, scusateci se ci siamo accaniti come di fronte a una grande squadra, scusateci se abbiamo trattato il Varese come il Real Madrid, la Juventus o - orrore! - il Toro.
Dobbiamo oggi affibbiare un bel meritatissimo 2 a noi e a VareseNoi: noi che crediamo che il Varese sia la prima squadra al mondo e debba essere trattata come tale, noi che seguiremmo anche all'inferno questo club che porta quest'anno 300 spettatori al Franco Ossola quando ce ne sono sempre stati almeno 1.000 (colpa nostra, anche questa, sicuramente), noi che amiamo i giocatori perché ricordano - o scordano - il passato e l'amicizia, noi che attendiamo la domenica e la partita del Varese come se non esistesse altro e veniamo ricompensati da indici puntati, bocciature certamente legittime per ciò che "non" abbiamo.... portato in campo (Gol? Punti? Fedeltà? Ma la fedeltà va conquistata, non pretesa). Portatelo avanti voi il Varese, signori: siete sicuramente più in gamba di noi.
VareseNoi merita 2 e voi 10 perché siete stati per tutta la vita o sarete presto nel calcio che conta. Voi che alzate la voce fuori dall'ingresso dello stadio con tutti quelli che non la pensano allo stesso modo. Buona fortuna, puri spiriti biancorossi. Ci vediamo tra qualche anno su questi schermi. Indicateci la via, se potete. E conduceteci fino alla vittoria, se non alla gloria.