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Busto Arsizio | 26 marzo 2022, 14:57

Busto, addio ad Osvaldo Massironi: «Un uomo generoso, che aiutava in silenzio»

Aveva 89 anni. Il ricordo della figlia Giovanna: «Mi ha insegnato la forza di non mollare mai. Era una persona tra il moderno e il contemporaneo». Rappresentante di tessuti con la passione dell'arte e dello sport, perse il papà sotto un bombardamento degli alleati

Busto, addio ad Osvaldo Massironi: «Un uomo generoso, che aiutava in silenzio»

«Mi ha insegnato ad avere grinta, la forza di non mollare mai, di stringere i denti. Papà era generosissimo, sempre pronto ad aiutare e quando la mamma si era ammalata, era stato accanto a lei e l’aveva curata in modo esemplare». Un insegnamento eloquente e un ricordo straordinario quello della figlia Giovanna, che piange la scomparsa del papà Osvaldo a Busto Arsizio.

Ieri all’età di 89 anni, nella casa di via Grado a Sacconago, è venuto a mancare Osvaldo Massironi. Un uomo buono, disposto a venire incontro a chi avesse bisogno. Insomma uno di quegli uomini che sanno fare del bene, ma in modo disinteressato, con discrezione, in silenzio, senza esibizionismi.

«In famiglia non ho mai sentito un pettegolezzo. Mai – ricorda la figlia – Lui e la mamma non hanno mai espresso una critica o un’indiscrezione verso qualcuno. Soprattutto non si sono mai tirati indietro dinanzi a qualcuno che fosse in difficoltà». Sempre pronto a donare, aveva un senso dell’ospitalità molto forte.

Appassionato di arte, possedeva una collezione di quadri di arte moderna molto significativa, una passione che ha sempre coltivato, fino all’ultimo. Osvaldo Massironi era anche un grande sportivo: amava la montagna e il mare, era un bravissimo sciatore. E questa passione dell’arte e dello sport hanno plasmato il carattere di una persona sempre aperta alle novità. «Mi piace ricordare questo di papà: era una persona tra il moderno e il contemporaneo. Era un rappresentante di tessuti d’arredamento e molto spesso girava per lavoro – prosegue Giovanna – Ma quando tornava, non aveva mai le mani vuote: portava a casa sempre un qualcosa d’innovativo, all’avanguardia, sia che si trattasse di qualcosa di gastronomico o di design. Poi amava la musica, in particolare il Bolero di Ravel, tant’è che abbiamo deciso di lasciare quest’opera come un tenue sottofondo nella stanza che ora accoglie le sue spoglie».

Ma quello che più piace ricordare di Osvaldo Massironi è proprio la sua forza, nata in lui fin dall’età di 12 anni quando è rimasto orfano di padre. Il papà infatti era morto sotto un bombardamento degli alleati nel lontano 1944 e il figlio e la sorella hanno dovuto rimboccarsi le maniche, lavorando di sera e studiando di giorno. Insomma una forza e uno zelo trasmessi di generazione in generazione. L’ultimo desiderio, andare al mare.I funerali saranno celebrati martedì alle 10.45 nella chiesa dei santi Pietro e Paolo di Sacconago.

Laura Vignati

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