Non c’è partita al Forum: Milano applica su Varese in modo certosino la legge del più forte. Dal primo al 40° minuto. E per una Openjobmetis per giunta ancora incompleta, il conto è implacabile.
Finisce 95-77 l’anticipo della 24esima giornata di Serie A, il derby. Un parziale di 17-30 nell'ultimo periodo rende meno amara la pillola del punteggio, ma fino al 30' l'Armani ha fatto ciò che ha voluto e tenuto i suoi avversari a una distanza che oggi, purtroppo, c'è stata tutta: intorno al -30.
Un po' impaurita Varese all'inizio, devstante la squadra di Messina (65% da 2, 43% da 3): la gara si decide nel 1° quarto, con gli ospiti al 25% dal campo (0% da 3), pesantemente sotto a rimbalzo (41-33 il dato finale delle carambole, anche questo annacquato al 40') e in generale completamente bloccati dal punto di vista offensivo (39 punti segnati in 27 minuti). Da lì in poi tutto facile per Shields e compagni: 4 uomini in doppia cifra (14 di Mitoglou) e addirittura tutti gli effettivi a referto capaci di segnare almeno 2 punti.
Tra gli uomini in trasferta si distingue la prestazione di Woldetensae (18 punti(, mentre i 14 di Beane arrivano soprattutto a gara "finita". Da segnalare i 9 punti di Virginio nell'ultimo quarto e l'esordio di Zhao.
La cronaca
Varese parte con De Nicolao, Librizzi, Beane, Sorokas e Vene. Gli ospiti sbagliano i primi 9 tiri del match: solo Vene, al 4’, spezza il digiuno, mentre Milano nel frattempo è volata sull’8-2. Enormi le difficoltà degli uomini di Roijakkers nell’attaccare il canestro, in un’area praticamente inviolabile per loro: Sorokas ne trova altri 2 (8-4), poi però la Openjobmetis viene respinta più volte (Reyes 2 stoppate subite). Mitoglou ne approfitta con 5 punti di fila (13-4), Librizzi segna un bel cesto, poi i padroni di casa prendono il largo: Varese tira il 12% dal campo (0/8 da 3), nessuna sorpresa che al 10’ il punteggio sia 20-6. Il ritorno in campo biancorosso sembra più convinto: Woldetensae si sblocca da 3, così Ferrero, mentre Caruso conclude un bel gioco a due con De Nicolao. Il problema è che Milano, con Hall, Biligha e Datome, risponde colpo su colpo (32-16 al 33’) e allora Varese si smarrisce, finendo travolta: il parziale nella parte centrale del quarto è di 11-2, e così gli ospiti crollano sotto di 25 (43-18 al 16’), punteggio praticamente irrimediabile. E quando le triple di Woldetensae, Sorokas e Vene riportano la squadra in viaggio sotto i 20 punti di svantaggio, ci pensa Tarczewski a fare la voce grossa sotto (27-14 il dato a rimbalzo): rimbalzi offensivi, liberi e schiacciate. Al 20’ il tabellone segna 54-32.
Accademia, dal terzo quarto in poi. Varese non è più quella totalmente bloccata del primo period, offensivamente parlando, e con Vene e Woldetensae macina punti abbastanza spesso, ma dall’altra parte Milano la fa ballare dannatamente con il suo giro palla, trovando scarichi per tiri puliti o conclusion da sotto: al 25’ è 65-39. Alla festa partecipano anche Alviti e Ricci (69-39 al 27’), servendo sul piatto un +30 che resta tale anche al 30’ (77-47), dopo qualche canestro, da parte varesina, di Reyes, Sorokas e Woldetensae. Negli ultimi 10 minuti c’è spazio per Virginio, che lo ripaga alla grande con 9 punti, e addirittura, nel finale, per Zhao, all’esordio in Serie A, con Beane, ancora Woldetensae e Reyes che trovano un po’ di gloria. Un 30-17 di parziale complessivo nell’ultima frazione riporta Varese sotto i 20 punti di vantaggio, (85-66), margine sotto il quale rimane anche al 40’: finisce 95-77.