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Scuola | 13 febbraio 2022, 13:00

Gli studenti dell’Isis Facchinetti costruiscono robot-uomo e una fotocamera in 3d per gli ipovedenti

I ragazzi dell’istituto tecnico di Castellanza hanno vinto i mondiali in Francia per la miglior tecnica di realizzazione dei robot: hanno dato vita a uno spettacolo di magia

Gli studenti del Facchinetti col professor Pagani

Gli studenti del Facchinetti col professor Pagani

Hanno costruito dei robot-uomo, li hanno fatti interagire, hanno dato vita a un laboratorio teatrale e hanno vinto competizioni mondiali per la miglior tecnica.

Sulla scena del panorama scolastico mondiale per la robotica sfilano i robot-uomo creati ad hoc dagli studenti dell’Isis Facchinetti di Castellanza. Con il loro professore del laboratorio d’informatica Loris Pagani, che tra l’altro fa parte del comitato scientifico “Robocup”, hanno dato vita a una vera e propria sceneggiatura popolata da attori dall’intelligenza artificiale. Hanno poi preso parte a gare nazionali a Roma e Bari, piazzandosi sul gradino più alto del podio. Lo stesso risultato lo hanno conquistato ai mondiali in Germania e in Francia dove la giuria ha ritenuto che gli attori artificiali dell’istituto bustese fossero stati costruiti con la tecnica migliore di tutti. Ne va orgoglioso in primis il docente: «L’attività non si è fermata nemmeno in didattica a distanza – commenta – Gli studenti hanno sempre lavorato con impegno e interesse, anche da remoto. Abbiamo iniziato il percorso nel 2015 partecipando a una gara nazionale di robotica. Abbiamo creato un gruppo di una ventina di studenti che ha dato vita al laboratorio teatrale e negli anni precedenti anche altri oggetti come un frigorifero e una Tv che camminano e un piccolo elicottero-giocattolo. Quindi abbiamo preso parte anche a competizioni a livello mondiale realizzando spettacoli di magia di intelligenza artificiale. L’obiettivo è quello di costruire robot che collaborino con l’uomo: l’uomo parla alla macchina e la macchina con altre macchine. Dunque, una tecnologia applicata al teatro».

Ma non è finita qui. Gli studenti del Facchinetti delle classi quarte si sono rimboccati le maniche, collaborando con l’Unione ciechi della Lombardia, dunque si sono prodigati a livello sociale. Hanno realizzato una fotocamera in 3d, un’elaborazione del mondo reale in tre dimensioni che permette di identificare alcuni punti importanti e con un suono tridimensionale guida l’ipovedente. L’idea è quella di organizzare una gara triathlon che prevede che l’ipovedente corra lungo una linea, superi ostacoli e colpisca un pallone facendolo entrare in porta. Un altro obiettivo, quello di realizzare una competizione tra vedenti, ovviamente bendati e non vedenti.

Laura Vignati

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