“Voi pensate: i tempi sono cattivi, i tempi sono pesanti, i tempi sono difficili. Vivete bene e muterete i tempi".
Con questa citazione di Sant'Ambrogio, il sindaco di Bardello Luciano Puggioni ha voluto iniziare il suo messaggio di auguri di buon anno rivolto ai suoi concittadini, non prima di tracciare un bilancio dell'anno appena concluso.
«Il 2021 è stato un anno segnato ancora da lutti e fatiche, chiusure e occasioni mancate, ma anche dalla speranza data dai vaccini, che ci hanno consentito una parziale ripresa della vita sociale e lavorativa - premette il sindaco bardellese - chiudiamo l’anno con un pensiero a chi ci ha lasciato, agli affetti che ci sono stati portati via, con una parola di incoraggiamento a chi in questo momento è alle prese, anche solo in forma leggera, con il Covid».
«Quindi, a pensarci bene - prosegue Puggioni - chiudiamo l’anno con un pensiero per tutti noi, perché in realtà siamo tutti smarriti, ancora impauriti, confusi e preoccupati per quello che abbiamo vissuto e ci aggrappiamo giustamente alla speranza che le cose possano davvero cambiare in meglio o che almeno ci siano sfide più facili da affrontare».
Ma bisogna guardare al futuro, all'anno appena iniziato che vede in agenda, il prossimo 20 febbraio, per il paese un appuntamento storico: il referendum sulla fusione con i Comuni vicini di Bregano e Malgesso.
«La citazione mi sembra attualissima, eppure sono parole di Sant’Ambrogio, quindi di oltre 1.600 anni fa, a dimostrazione che ogni epoca storica si porta dietro momenti difficili e situazioni complicate da affrontare - sottolinea il primo cittadino - sono parole chiare e nette: per cambiare le cose serve vivere bene».
Ma cosa significa vivere bene oggi nel 2022?
«Vivere bene vuol dire vivere non pensando solo a ricavare qualcosa solo per se stessi, ma pensare anche agli altri - spiega Puggioni - perché vive bene solo chi è responsabile delle azioni che compie; chi sa che quello che di bene o di male fa può cambiare in meglio o in peggio la vita degli altri; chi vive senza approfittarsi degli altri, non facendo il furbo e portando avanti comportamenti che ci fanno essere comunità; chi sa offrire una mano, uno sguardo, una parola di incoraggiamento a chi chiede un aiuto».
«I tempi sono difficili, ma muteranno in meglio se sapremo "vivere bene" - conclude il sindaco - a noi il compito, nell’anno che inizia, di dare un “contenuto” a questo vivere bene. Un contenuto personale, che diventa inevitabilmente un contenuto comunitario».