«Ciao Natalino, tutti i varesini ti ricorderanno con grande affetto»: colpisce la semplicità dei messaggi, che si rincorrono in queste ore sui social, per ricordare un uomo semplice e un volto conosciutissimo che ha saputo vivere la città come pochi altri, con autentica veracità, cogliendo e stimolando l'essenza più profonda della varesinità, tutt'altro che sinonimo di chiusura o grigiore grazie anche a Natalino.
Natale Bruzzese, per tutti Natalino, se ne è andato a 72 anni e in quel suo nome antico c'era tutta la sua spontaneità, la sua bontà, la sua simpatia, a volte la sua irruenza bonaria con cui tantissimi lo incontravano nei luoghi di tutti i giorni e anche di tutte le sere. In suo onore Ezio Macchi creò perfino il gruppo "Natalino monumento varesino".
«Da masnaghese ho avuto modo di conoscerlo in tutte le sue versioni - scrive Alex in un bellissimo messaggio pieno di verità e normalità - da allegro ad incazzato, ma era sempre Natalino. Buon riposo».
Natalino era un pezzetto di varesinità impossibile da rimuovere: nella vita di tutti i giorni, così come in quei circoli o nei locali che lui rendeva popolari solo grazie alla sua presenza, non c'era gusto né normalità né sorriso se non lo incontravi. Se la nebbia della routine che, soprattutto in questo periodo, ci avvolge, avesse ancora un volto o il "sapore" di una volta, questo volto e questo sapore si chiamerebbero "Natalino".
Quando arrivava, te ne accorgevi. Come ora che se n'è andato per sempre. Ci mancherai e resterai quello che in fondo sei sempre stato per ogni varesino: unico.
L'ultimo saluto a Natalino sarà dato giovedì alle 15 nella chiesa parrocchiale di Malnate.
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