C'era persino la lapide di una tomba di un bimbo morto nel 1963 tra i rifiuti abbandonati rinvenuti dai volontari che domenica hanno partecipato alla giornata ecologica organizzata a Besozzo dai gruppi Facebook "Sei di Besozzo se", "Sei di Bogno se" e "Dizionario Ecologista".
Circa 25 i partecipanti, tra cui il sindaco Riccardo Del Torchio il suo vice Gianluca Coghetto e volontari in arrivo anche da fuori paese, che si sono concentrati nei boschi di Castelletto e nella zona di Beverina.
Circa 5 mila i chili di rifiuti di spazzatura rinvenuti e portati in discarica dai partecipanti tra cui c'era veramente di tutto; oltre alla lapide della tomba di un bambino, anche televisori, computer, bidoni, ferro, plastica, batterie di automezzi, persino la testa mozzata della statua di un cavallo; insomma tutto ciò che l'inciviltà umana può concepire.
La giornata ecologica besozzese era stata anticipata da polemiche sui social per l'obbligatorietà, per i partecipanti, di indossare la mascherina e esibire il green pass (LEGGI QUI).
«Abbiamo trovato veramente di tutto e c'era una quantità altrettanto importante di spazzatura che non siamo riusciti a portare via - spiega Maria Luisa Torre, una delle organizzatrici della manifestazione - le polemiche ci avevano fatto male, ma il numero elevato di partecipanti, venuti per solidarietà anche da Cocquio e Biandronno, e la voglia di continuare a combattere l'inciviltà delle persone, ci spingono a voler organizzare in futuro un'altra giornata ecologica. Grazie a tutti coloro che hanno partecipato e dato una mano».