L'unico Varese che ricordiamo capace di vincere perché era davvero più forte di tutti è quello di Rolando Maran. Tutti gli altri, dalle promozioni di Peo Maroso a quelle di Beppe Sannino, avevano qualcosa e, spesso, molto meno degli avversari (meno soldi, meno credenziali, meno campi, meno aiuti istituzionali e a volte meno spettatori) ma anche qualcosa di unico, che non si compra al mercato, e nemmeno si può trasmettere: lo spirito dell'impresa inculcato nel gruppo, la capacità di non morire e di rialzare la testa - tutte le cose belle sono nate da sconfitte brucianti (Cento, San Giusto Canavese, Monza, Crotone), perfino dal fondo classifica (sia in Seconda Divisione che in serie B, il primo anno) - e quel "fluido", quell'istinto, quella complicità, quella capacità di fare gruppo contro le avversità, gli avversari (Perugia, Alessandria, Novara, Verona e mille altri hanno sempre avuto più risorse), le ingiustizie e il destino che alla fine hanno fatto la differenza.
Questo serve al Varese ed Ezio Rossi lo sa bene: chiudersi in un cerchio e proteggersi a vicenda, contro tutti e tutto, anche quando salvare un compagno è più difficile che scaricarlo. Anche quando ti portano via l'anima (Gazo), l'unica punta centrale (Cappai), il portiere titolare (Trombini) e quando la "luce" del gioco (Disabato) ha giocato tre giorni fa la prima partita da titolare dopo sei mesi.
Il sole e l'ambiente caldo di Imperia saranno la vera prova del nove per la reale forza di un Varese finora inattaccabile dal punto di vista della passione e del sacrificio ma ancora poco convinto del suo reale potenziale. Se si vuole lottare per il vertice, bisogna crederci e non accontentarsi, nonostante l'assenza meno calcolata e più pesante di tutte (Gazo) perché priva la squadra dell'essenza vincente - fu il suo arrivo a dare la svolta nell'ultima stagione - che a volte permette di andare oltre i valori del campo (Novara, Casale e Sanremese hanno speso di più e, a quanto pare, anche bene).
Eppure, chi ha tenuto in scacco il Piola di Novara prima di venire "pugnalato" quasi al fischio finale, non può non reagire da vincente e noi, questa reazione, la stiamo ancora spettando. Ed è la reazione di chi, dal primo minuto al 95' vuole vincere e prova a farlo anche quando va sotto o viene raggiunto, oppure se mancano anche solo 30 secondi al 90'. Non c'è avversario più arrabbiato e affamato dell'Imperia per capire chi è il Varese e dove vuole arrivare.
Capitolo formazione: ci saranno tre cambi rispetto all'undici titolare che ha pareggiato con il Chieri, anche Tosi torna a disposizione e, tra i liguri, non ci sarà l'acquisto da novanta Demontis.
I convocati
PORTIERI 12 Elia Priori 22 Morgan Pedretti
DIFENSORI 3 Nicolò Battistella 4 Gabriele Premoli 5 Gianluca Parpinel 7 Alessandro Baggio 13 Mattia Monticone 23 Francesco Mapelli 24 Giovanni Foschiani
CENTROCAMPISTI
8 Donato Disabato 11 Marco Pastore 25 Luca Piraccini 29 Francesco Cantatore 38 Andrea D’Orazio 44 Leonardo Baggio
ATTACCANTI
9 Luca Di Renzo 10 Osarimen Ebagua 14 Thomas Aiolfi 20 Kenneth Obinna Mamah 21 Elios Minaj
MERCOLEDI' 20 OTTOBRE, ORE 15
Settima giornata
Asti-Ligorna, Borgosesia-Bra, Chieri-Sestri, Fossano-Caronnese, Gozzano-Sanremese, Imperia-Varese (arbitro Julio Milan Silvera di Valdarno, assistenti Iuliano di Siena e Mantella di Livorno), Lavagnese-Vado, Novara-Rg Ticino, Pont Donnaz-Derthona, Saluzzo-Casale.
DOMENICA 24 OTTOBRE, ORE 15
Ottava giornata
Bra-Chieri, Caronnese-Saluzzo, Casale-Pont Donnaz, Varese-Asti, Derthona-Imperia, Ligorna-Borgosesia, Rg Ticino-Gozzano, Sanremese-Lavagnese, Sestri-Novara, Vado-Fossano.
CLASSIFICA
(Casale e Saluzzo 1 gara in meno, Sestri 2 gare in meno).
Chieri 13.
Novara 12.
Derthona 11.
Gozzano, Sanremese, Bra 10.
Varese, Vado, Pont Donnaz 9.
Casale* 8.
Ligorna, Borgosesia, Asti 7.
Lavagnese 6.
Imperia 5.
Sestri**, Fossano, Rg Ticino, Caronnese 4.
Saluzzo* 2.