La lista civica “Per una Grande Varese” lancia «l’operazione verità» sul programma elettorale del 2016 di Davide Galimberti: «Ecco ciò che ha promesso e invece non ha fatto».
L’analisi realizzata dalla squadra di cittadini a sostegno di Matteo Bianchi è «punto per punto, anzi anno per anno: abbiamo preso tutto quanto Galimberti aveva dichiarato di voler realizzare e quando (secondo le sue indicazioni) avrebbe dovuto realizzarlo. Sono cose che in realtà non sono mai state poste in essere: a conti fatti, delle promesse non mantenute».
“Per una Grande Varese” inizia dal 2016:
Luglio
-«Far diventare Varese una tra le prime 5 città del Paese per qualità della vita riportando maggiore impresa, lavoro turismo e cultura in 5 anni: non è mai stato fatto».
-«La creazione di parchi Sovracomunali, aree agricole e i solchi fluviali: non è mai stato fatto».
-«Incentivare il rilancio del settore edilizio attraverso la riqualificazione energetica e ambientale del Patrimonio edilizio esistente, aiutando i proprietari con l'eliminazione del pagamento degli oneri di urbanizzazione: non è mai stato fatto».
Novembre
-«L'avvio di tavoli con i Comuni limitrofi per discutere del ruolo strategico del capoluogo: non è mai stato fatto. E questo è diventato un punto centrale del nostro candidato sindaco Matteo Bianchi».
Dicembre
-«L'approvazione del piano regolatore del sociale per realizzare un sistema di servizi per il cittadino: non è mai stato fatto»
-«Il rilancio turistico di Varese da attuare in 3 anni: non è mai stato fatto».
-L'inclusione di ville e parchi in un percorso turistico dedicato mediante i mezzi pubblici: non è mai stato fatto».
E poi il 2017: «Ecco cosa si aspettavano i cittadini e non è avvenuto»
Gennaio
-« L'introduzione della tariffa rifiuti in base ai consumi prodotti dai cittadini ed attività produttive: non è mai stato fatto».
Marzo
-«Un piano per la mobilità sostenibile che si sarebbe dovuto caratterizzare dal coordinamento con i comuni limitrofi al territorio, incentivi e potenziamento della rete di trasporti… che non è mai stato fatto»
-L'approvazione entro marzo 2017 del piano degli interventi di manutenzione degli impianti sportivi comunali privilegiando le strutture che da più tempo non ricevono stanziamenti: non è mai stato fatto».
Giugno
-«L’istituzione dei Vigili di Quartiere per potenziare i servizi di presenza in strada attraverso una riorganizzazione delle attività di pattugliamento e presidio: non è mai stato fatto».
Ecco il 2018:
-«Il supporto costante all'imprenditoria femminile attraverso incentivi e formazione: non è mai stato fatto».
-«L'instaurazione di un dialogo, creando tavoli di lavoro e luoghi d'incontro con le associazioni dei commercianti: non è mai stato fatto».
E il 2019:
-«La rigenerazione urbana sostenibile legata all’azzeramento del consumo di suolo inedificato: non è mai stato fatto».
-«Far decidere ai cittadini il proprio stipendio di sindaco attraverso un referendum popolare: non è mai stato fatto».
Infine il 2020, «l’anno della pandemia, della sofferenza e per Galimberti anche del… silenzio - attacca “Per una Grande Varese - Il sindaco, nel momento più duro per i suoi cittadini, non è pervenuto. Ci rendiamo perfettamente conto che il 2020 è stato un anno semplicemente impensabile, fatto di scelte nuove e azzardate, che hanno preso tutti noi di sorpresa mettendoci in una situazione di allarme gravoso e costante. Eravamo divisi nel cuore delle nostre case e delle nostre città. Ma non bisogna confondere la comunicazione social con il vero lavoro di un sindaco, che è quello di essere presente per la città e il territorio soprattutto in situazioni come queste, cosa che ancora una volta… non è stata fatta».
In conclusione: «Questo è tutto quello che il sindaco in carica e ricandidato avrebbe potuto e voluto fare avendo a disposizione un pacchetto di cinque anni… Quando si vota si compie il gesto d'amore massimo verso la propria terra, terra che è desiderosa di cambiare, crescere e si affida a uomini e donne che sulla carta dovrebbero migliorarla: non è stato il caso di questa amministrazione, che negli anni ha speso molte promesse che si sono risolte nel nulla».
«E allora - chiosano - rappresentanti di “Per una Grande Varese” - viene da pensare al “Soprattutto” usato da Galimberti in questa campagna elettorale… Che va letto così: «Soprattutto… cose mai state fatte».















