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Territorio | 23 agosto 2021, 08:35

Ancora tensione per l'asilo di Laveno. I genitori: «Nido spostato a Cuveglio? Questa non è continuità»

La nota di un gruppo di genitori, che rispondono al Comune: «Una ferita, speriamo non mortale, a quello che da tanti anni è un servizio di eccellenza del nostro paese. Più di venti famiglie dal primo settembre non sapranno come e se il proprio figlio troverà accoglienza»

Ancora tensione per l'asilo di Laveno. I genitori: «Nido spostato a Cuveglio? Questa non è continuità»

Non si placa la tensione a Laveno per l’improvvisa chiusura dell’asilo nido comunale: il Comune ha recentemente assicurato la continuità (leggi QUI) del servizio, ma la soluzione temporanea non trova tutti d'accordo. Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di un gruppo di genitori della struttura.

«Apprendiamo a mezzo stampa che il Sindaco avrebbe garantito la “continuità” del servizio asilo nido spostandolo a Cuveglio. Più che continuità sarebbe più opportuno dire che l’asilo chiude e chi vuole (e ne ha la possibilità) può andare a Cuveglio. Una ferita, speriamo non mortale, a quello che da tanti anni è un servizio di eccellenza del nostro paese.

Abbiamo chiesto di visionare le relazioni tecniche che  il Sindaco adduce a motivo dell’improvvisa chiusura. L’unica cosa che si trova sono le criticità dello stabile note da anni, per cui il responsabile dell’ufficio tecnico comunale propone di non continuare a investire soldi per una ristrutturazione che sarebbe costosa  e comunque incompleta, proponendo invece di trovare una sistemazione alternativa in attesa della costruzione del nuovo asilo nido. E fino a qui nulla da eccepire. Ma pare sia proprio farina del sacco del sindaco decidere, al 12 agosto, di chiudere la storica sede, senza ragioni di inagibilità o di pericolo. Se fino al 31 luglio il servizio è stato attivo, cosa impediva di mantenerlo per il mese di settembre od ottobre, tempo necessario per predisporre la nuova sede? 

Il  sindaco si giustifica del mancato preavviso a genitori ed educatrici in modi contrapposti: prima affermando che in cuor suo la decisione sarebbe già stata presa ad aprile ma non ci avrebbe avvisato prima per tutelare le famiglie (non si capisce da cosa), smentendosi poi affermando di aver annunciato nel consiglio comunale di giugno la chiusura in oggetto; tra l’altro, chi si prendesse la briga di ascoltare quel consiglio sentirà il Sindaco annunciare lo scostamento di un somma destinata all’adeguamento dell’attuale stabile per un altro individuato dall’amministrazione, cosa diversa dal voler chiudere immediatamente il primo. In ogni caso, perché non si è pensato per tempo ad un’alternativa? Da notare che la “soluzione” di Cuveglio è emersa dopo un incontro con i genitori, l’avviso del 12 agosto parlava di chiusura fino a nuovo ordine con dispiacere per i disagi arrecati. 

L’unica cosa che ammette è la mancanza di tempestività nell’avviso, come se fosse un dettaglio di scarsa importanza. Ma in quelli che ritiene dettagli, c’è la quotidianità di più di venti famiglie che il primo settembre non sapranno come e se il proprio figlio troverà accoglienza. Insomma, strascichi della nota e antica mentalità patriarcale: queste donne che pretendono di fare figli e poi andare a lavorare, stiano invece a casa e se ne occupino.

Noi intanto, oltre a capire come tamponare la situazione nell’immediato, stiamo valutando una risposta legale a quella che è una azione inammissibile. Nel frattempo, visto che la riapertura a questo punto è improbabile, vorremmo almeno avere una data certa per poter entrare nella nuova sede. 

Se questa è la prima mossa di politica per la famiglia della nuova amministrazione, davvero un preoccupante inizio».

Un gruppo di genitori

Redazione

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