Un grave lutto, come soltanto la morte di un uomo di appena 38 anni può provocare, ha colpito oggi la Valceresio e in particolare Induno Olona e Besano, che piangono la scomparsa prematura di Raffaele Angelo Bruno.
Raffaele una delle anime della Polisportiva Besanese se n'è andato oggi, 13 agosto, dopo una lunga e grave malattia, lasciando la moglie e i due figli piccoli, oltre a decine di ragazze e ragazzi che ha avviato allo sport e al ciclismo in particolare.
«Uno sport che è legato a filo doppio alla nostra provincia e a Induno in particolare - ricorda il sindaco Marco Cavallin - Bruno è stato un uomo buono, innamorato della vita, che ha onorato con entusiasmo nonostante un destino di malattia che lo ha accompagnato per tanti anni, sincero amante del suo paese, Induno».
«A lui devono essere riconoscenti decine e decine di ragazze e ragazzi che sono stati avviati al ciclismo, ma anche tante persone che, conoscendolo, ne hanno apprezzato le doti di ottimismo, ferrea volontà, forza d'animo e generosità: io sono tra loro - conclude il sindaco di Induno - alla moglie Valentina, ai suoi due figli, ai parenti e a tutta la grande famiglia della Polisportiva Besanese vanno le condoglianze dell'intera nostra comunità».
Profondo cordoglio per la morte di Raffaele arriva anche dal sindaco di Besano. «Il presidente della Polisportiva Besanese non stava bene da tempo - sottolinea Leslie Mulas - ma con passione e grande forza d'animo era sempre presente alle manifestazioni della Polisportiva, pronto a rincuorare i bambini ed i ragazzi che vestivano la maglia della Polisportiva, i suoi "tacchini" come li amava chiamare».
«Abbiamo collaborato per l'organizzazione di gare ciclistiche a Besano ed in Valceresio - prosegue il sindaco besanese - teneva molto alla società ed alla sua storia e, grazie al suo impegno lodevole, ha contribuito a tenere alto il nome di Besano e della Besanese nello sport e nel ciclismo. Sono molto triste per questa scomparsa, personalmente lo ricorderò sempre con affetto e simpatia. Sono vicino alla sua famiglia, e sono certo che tutto il mondo della Besanese, ovvero gli atleti, le famiglie ed i soci, continueranno tutti insieme a portare avanti con grande passione le attività sportive ed i valori del ciclismo nel suo ricordo».














