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Territorio | 01 luglio 2021, 09:15

Sesto Calende festeggia don Dino Vanoli: una messa a Lisanza per i vent'anni in città

Una messa officiata insieme agli altri quattro sacerdoti ha celebrato i due decenni di servizio pastorale di don Dino Vanoli a Sesto

Sesto Calende festeggia don Dino Vanoli: una messa a Lisanza per i vent'anni in città

Con una messa molto suggestiva in riva al lago, a Lisanza, la parrocchia di Sesto Calende ha festeggiato lunedì 28 giugno i vent’anni di servizio pastorale di don Dino Vanoli. La messa è stata accompagnata dai canti del Coro Alpino Sestese, diretto dal maestro Luca Boni: un complesso di 28 elementi che ha reso ancora più importante la funzione. Accanto a Don Dino hanno concelebrato gli altri quattro sacerdoti di Sesto, assistiti da quattro chierichetti. 

 

Ha preso la parola il parroco di Sesto Calende don Luigi Ferè (che dal primo settembre verrà sostituito da don Luca Corbetta proveniente da Gallarate) e, alla fine della messa, don Dino ha raccontato un po’ di sé e di questi vent’anni a Sesto.

 

Don Dino Vanoli nasce a Vergiate il 3 giugno 1946, il primo giorno dopo il referendum monarchia-repubblica: si può dire che è uno dei primi nati sotto la neo-nata Repubblica Italiana. Fu registrato all’anagrafe Aldino, in quanto nessun Dino era presente nell’elenco dei santi. Stessa sorte toccò a sua sorella gemella Aldina: battezzati entrambi con lo stesso nome, ma chiamati sempre e da tutti Dino e Dina.

Dino Vanoli all’età di 11 anni lascia Vergiate ed entra in seminario a Masnago dove frequenterà la prima media e dove riceverà le prime lezioni di teologia. Nella sua carriera di apprendistato ha frequentato altri due seminari, fino a diventare sacerdote 49 anni fa (come don Luigi Ferè).

 

Il suo primo incarico fu quello di coadiutore a Mozzate dal 1972 al 1986, poi per quindici anni ebbe la responsabilità della parrocchia di Cassinetta di Biandronno e infine nel 2001 è approdato sulle rive del Ticino a Sesto Calende. Qui si trova benissimo, tanto da chiedere al suo vescovo di non spostarlo più. Come ha ricordato lui stesso nell’incontro con i fedeli, si è già "assicurato" un posto nella cappella del cimitero per rimanere a Sesto Calende anche dopo che sarà partito per il suo ultimo viaggio.

Marco Fornasir

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