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Territorio | 01 luglio 2021, 18:30

Rossi d'Angera conquista tre medaglie all'International Wine&Spirit Competition di Londra

Primo posto per lo Spitz, seconda piazza per la Grappa riserva personale e argento per il Award Gin&Double al Latitudine 45: un grande successo per la distilleria sul lago Maggiore, una delle più antiche d'Italia.

Rossi d'Angera conquista tre medaglie all'International Wine&Spirit Competition di Londra

 

Una straordinaria classifica per la Rossi d’Angera, una delle distillerie più antiche d’Italia, alla International Wine &Spirit Competition di Londra, iniziata il 19 Giugno e conclusasi con le prime valutazioni.

Medaglia d’oro “Award Spirit Gold Outstanding” con 98 punti su 100 per lo Spitz di Rossi d’Angera, oltre ad altri due premi d’eccellenza: la medaglia di argento “Award Spirit Silver” per la Grappa Riserva Personale con il punteggio di 91/100 e il riconoscimento “Award Gin&Double Dutch Tonic Silver 2021” per il gin Latitudine45. 

«Alcuni dei nostri prodotti fra i più significativi hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti nell’ambito del concorso internazionale IWSC Award Spirits - commenta Arturo Rossi, presidente e mastro distillatore - una volta ancora la storicità, l’artigianalità e la professionalità emergono sopra ogni normalità e sopra ogni moda. Un onore per tutti noi che da oltre 170 anni dedichiamo la nostra vita a questo splendido lavoro».  

Ed è lo Spitz, uno dei liquori più storici della storica Distilleria, a ottenere il punteggio più alto: 98 su 100 nella categoria Spirit. Lo Spitz è una grande espressione del territorio del basso Lago Maggiore: una ricetta senza tempo, che la famiglia Rossi custodisce dagli anni ’30, ottenuta dall’infusione di radici di Genziana Lutea. Un aperitivo o dopo pasto perfetto da sorseggiare o miscelare in cocktail contemporanei o tradizionali. “Aroma elegante dell'eccezionale genziana. Complesso al palato con sentori di fieno, arancia, miele, limone e vaniglia. Ricco, dolce e molto piacevole. La dolcezza e il sapore sono perfettamente sviluppati e lavorano in totale armonia” recita la ISWC.  

Prestigioso anche il premio alla Grappa Riserva Personale – firma iconica e più rappresentativa della famiglia Rossi. Con 91 punti su 100 si aggiudica la Medaglia di Argento. Ottenuta da pregiate uve Nebbiolo e Dolcetto, viene invecchiata per oltre 5 anni nelle botti di Rovere di Slavonia. Per la IWSC: “Delicata genziana, terra, muschio, noci fresche e legno bagnato al naso e agrumi croccanti, scorza d'arancia al palato con un finale tannico allungato.    

Arriva anche il Award Gin&Double Dutch Tonic Silver 2021 per il Latitudine45, il Gin della Rossi d’Angera che quest’anno compie il suo novantesimo compleanno. Un premio assegnato dallo sponsor Double DutchTonic, che riconosce ancora una volta l’unicità del prodotto Rossi: una ricetta arricchita da gemme di pino del lago Maggiore e achillea spontanea, che regalano aromaticità balsamica e freschezza.

Rossi d’Angera, da 174 anni distilleria sul Lago Maggiore, guidata da Arturo Rossi, erede diretto dei fondatori, e dal figlio Nicola, Rossi d’Angera può vantare una tiratura di 150 mila bottiglie all’anno di altissima qualità suddivise tra grappe, gin, bitter, vermouth, amari e altri liquori distribuiti per la maggior parte in Italia e in parte minore, circa il 20%, in Germania, Belgio, Spagna, Svizzera, Inghilterra, Austria, Canada e Nord America e Australia.

Da sempre impegnata nella diffusione della cultura del “bere bene”, bere prodotti italiani di qualità, Rossi d’Angera impiega materie prime provenienti dalla zona del basso Lago Maggiore: uve di nebbiolo, barbera, vespolina, croatina, uva rara, bussanello, merlot e chardonnay coltivati sui cosiddetti “ronchi”, i terrazzamenti tipici della zona che definiscono l’indicazione geografica tipica locale che prende appunto il nome di IGT Ronchi Varesini e materie prime provenienti dalle zone vocate del Piemonte, (zone di S.S.Belbo, Canelli, Ovada) e Lombardia (zone dell’Oltrepò Pavese e Garda).

Materia prima di altissima qualità, che nella distilleria di Angera viene lavorata con procedimenti tradizionali e naturali, tramandati nel tempo e, in parte, innovati come la distillazione con caldaiette a passaggio di vapore, concentrazioni in colonna e tagli delle teste e code manuali con controllo delle temperature. Commenta Arturo Rossi, distillatore e artefice della qualità dei prodotti dell’azienda, grazie a un mestiere tramandato per cinque generazioni:

«Con le vinacce di Angera, Taino, Barza, Capronno, Ranco, Morazzone e Golasecca si ottiene la grappa di Angera che è molto aromatica perché le vinacce provengono da uve fruttate. I vitigni sono quelli classici della Prealpi: nebbiolo, chardonnay, vespolina, merlot, croatina». Tra le curiosità che la Rossi d’Angera custodisce è la macchina contalitri: un misuratore fiscale prodotto dalla Siemens & Co. di Charlottenburg (Berlino) nel corso del XIX secolo e utilizzato per conteggiare le quantità di prodotto distillato e controllare le gradazioni dello stesso. L’amministrazione asburgica li lasciò allo Stato Italiano alla fine della Grande Guerra a titolo di riparazione dei danni insieme a migliaia di altre attrezzature. Lo Stato decise di installarli presso tutte le distillerie esistenti sul territorio nazionale. La Rossi d’Angera, tutt’oggi conserva questo macchinario perfettamente funzionante.

 

Matteo Fontana

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