Venerdì 18 giugno alle ore 18, Officina di cura urbana sarà in piazza Libertà a Gallarate per ribadire con forza la contrarietà alla costruzione di un ospedale unico Gallarate-Busto Arsizio e il proprio sostegno a una sanità pubblica più vicina ai cittadini.
«Ci sembra necessario - spiegano i promotori - per le notizie di accelerazione da parte di Regione Lombardia e dei Comuni interessati sul progetto di accorpamento in un ospedale che ora definiscono “nuovo” ma risponde a una logica vecchissima e perdente. Infatti, anche l’assessore regionale Moratti vuole la revisione della legge 23/2015 voluta da Maroni, che sosteneva un “sistemaospedalocentrico” a sfavore della medicina territoriale. Si tratta quindi solo di un’operazione di facciata? La pandemia non ci ha insegnato nulla?».
Secondo i promotori si continuare a puntare su una mega struttura mentre anche nel Piano nazionale di ripresa del Governo pensa di puntare sulle Case della comunità.
Secondo gli organizzatori, ora «bisogna investire in prevenzione e medicina territoriale (ambulatori diagnostici in ogni quartiere), vicina alle persone e facilmente raggiungibile), rafforzare la sanità pubblica e limitare quella privata».
Ancora, si chiede di potenziare l’ospedale di Gallarate, riaprendo i reparti chiusi e bloccare l’ospedale unico Gallarate-Busto Arsizio, «che riduce i posti letti e aumenta i tempi di attesa».