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Territorio | 14 maggio 2021, 16:08

I giovani di Coldiretti incontrano il Parco del Ticino

Al centro dell'incontro il problema della massiccia di presenza di cinghiali e nutrie che provocano pesanti danni ai terreni coltivati anche all'interno del Parco: «Velocizzare le procedure di abbattimento»

I giovani di Coldiretti incontrano il Parco del Ticino

Condividere un percorso per valorizzare il lavoro delle giovani imprese agricole. Così i giovani agricoltori di Coldiretti Lombardia si sono presentati a Silvia Bernini, consigliere del Parco del Ticino, durante un incontro che si è svolto a Vergiate e a cui ha partecipato anche Enrico Montonati, delegato di Coldiretti Giovani Impresa Varese.

«Ringraziamo Silvia Bernini per la sua disponibilità e per la sua volontà di conoscere da vicino le nostre realtà – commenta Carlo Maria Recchia, delegato di Giovani Impresa Coldiretti Lombardia, anch’egli presente all’appuntamento – il Parco del Ticino è una realtà importante per il territorio lombardo: al suo interno molti giovani agricoltori lavorano ogni giorno nel rispetto dell’ambiente per produrre cibo di qualità, nonostante le difficoltà come l’eccesso di burocrazia inutile o i danni da fauna selvatica».

«Quello della fauna selvatica è uno dei problemi più gravi che noi agricoltori ci troviamo ad affrontare ogni giorno – sottolinea Montonati, delegato di Coldiretti Giovani Impresa Varese – Al Parco del Ticino abbiamo chiesto di velocizzare e sburocratizzare le procedure di abbattimento, per dare anche agli agricoltori la possibilità di risolvere una volta per tutte questo problema». Cinghiali e nutrie, infatti, provocano danni pesanti ai terreni coltivati anche all’interno del Parco, e diversi agricoltori hanno già dovuto riseminare i terreni appena seminati e subito devastati. «Va aggiunto – conclude Montonati - che nel territorio settentrionale del Parco ci sono molti boschi e ciò limita lo spazio agricolo. Altro nodo sono i tempi lunghi della burocrazia».

Il Parco del Ticino si estende a cavallo tra Lombardia e Piemonte – spiega Coldiretti – su una superficie complessiva di oltre 90mila ettari, di cui più di 50mila sono coltivati. Le aziende agricole che operano al suo interno sono circa 1.250. La parte lombarda – conclude Coldiretti – ha una superficie di circa 91.800 ettari e comprende l’intero territorio amministrativo dei 47 Comuni lombardi collocati lungo il tratto del fiume Ticino compreso tra il lago Maggiore e il fiume Po, nelle province di Varese, Milano e Pavia.

 

Redazione

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