«Fa impressione vedere le vie e le piazze del centro di Varese deserte» è stato il commento di Sacha Dalcol che conduce in diretta il seguitissimo e davvero ben fatto Ticinonews, in onda ogni giorno alle 18 anche sulla pagina Facebook di TeleTicino. "Sedicesimo cambio di colore per la Lombardia, si torna al rosso" è stato il titolo del reportage odierno dalla Città Giardino, in cui si sono viste piazza Monta Grappa e piazza Carducci, ma anche corso Matteotti completamente svuotate all'ingresso in zona rossa.
Il servizio curato da Gianluca Pusterla e Stefano Malmassari ha portato lo sguardo sempre attento e obiettivo di Ticinonews nella nostra città, con il primo che ha intervistato anche il sindaco Galimberti, oltre a parecchi cittadini. «Il sedicesimo cambio di colore lombardo è un record in Italia», ha detto Pusterla prima di ascoltare alcuni pareri dei commercianti e dei varesini: «C'è poca chiarezza e ancor meno certezza di quello che sta succedendo. Siamo stanchi ma cerchiamo di tenere duro. Speriamo che con i vaccini la cosa si risolva».
«Il discorso della zona rossa è legato alla movida e alla gente che c'è in strada - è stato un altro parere raccolto - si vede ora che la città è vuota. La situazione è molto pesante. C'è molta confusione perché passare all'arancione rafforzato, che è durato poco, e poi al rosso è stato pesante soprattuto a livello psicologico».
«Queste misure a singhiozzo non vanno bene - è stato anche detto dagli intervistati - andava fatto tutto prima in maniera più duratura: non saremmo arrivati a questo punto».
«L'auspicio è che sia l'ultima zona rossa - ha dichiarato il sindaco Galimberti - un anno di colori e restrizioni diversi in funzione della pandemia è molto difficile da reggere per ogni persona. Arrivati alla fine con la luce del vaccino e delle prime somministrazioni rende ancora tutto più difficile: bisogna fare un ultimo sforzo, nella speranza che sia davvero l'ultimo. Io ne sono convinto. I rapporti con il Ticino sono numerosissimi: in funzione dell'andamento della pandemia nei due territori, c'è stato un allineamento delle misure. Questo coordinamento tra i due Paesi è importante che venga mantenuto anche in quest'ultimo momento della pandemia perché i contatti da una parte all'altra del confine sono molteplici. Penso che la Svizzera e l'Italia debbano vaccinare veramente tutti perché questa è la soluzione a ogni problema».
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