Tutti concordi sulla difficoltà del momento, sui Dpcm poco chiari e i ristori insufficienti, ma combattuti sulla possibilità di manifestare le loro preoccupazioni e il loro malcontento attraverso un'azione di disobbedienza civile. Sono molto indecisi i ristoratori e titolari di bar e palestre di Varese, sulla partecipazione all'iniziativa nazionale #IoApro, in programma per venerdì 15 gennaio (leggi QUI).
Ne abbiamo parlato ieri sera a #Backstage con Andrea Carcano (C'era una volta bistrot), Pietro Epifano (La Paranza), Maurizio Altamura (La Cucina di Altamura), Raffaele Skizzo Bruscella (Balthazar) e Fabio Sozzani (Sporting Palestra) e le loro posizioni sono molto differenti.
C'è chi non crede che aderire possa far cambiare le cose, chi forse non è ancora così vicino a rischiare la chiusura per essere abbastanza motivato, chi ne fa una questione di sicurezza e chi invece crede che farsi vedere uniti adesso sia importante anche in previsione dei prossimi mesi, forse quelli più duri da una anno a questa parte, quando tante garanzie non ci saranno più.
Intanto il numero delle attività che parteciperanno a #IoApro continua a salire anche in provincia di Varese. Sempre più imprenditori stanno dando la loro adesione sul gruppo Telegram dedicato al nostro territorio.
Sempre a Backstage è intervenuto anche Virgilio Maroso, che ci ha aggiornato su una vicenda davvero forte e drammatica che ha toccato i dipendenti della Tma srl, per cui lavorava anche lui, senza cassa integrazione per moltissimi mesi e in difficoltà anche a pagare bollette e affitto prima che, proprio in queste ore, si sbloccasse il tutto.