Se anche quando giochi il miglior primo tempo della stagione non segni mai, se anche l'Arconatese passa a Masnago (clicca qui per le pagelle, qui per le dichiarazioni di Lo Pinto e qui per leggere la cronaca) e alla fine sei qui a chiederti come è stato possibile, se c'è sempre un rigore subito, una traversa, un gol sbagliato per giustificare il fatto che al Franco Ossola a gennaio non hai ancora vinto una partita, anzi hai sempre perso, e stavolta perfino una sfida salvezza, bisogna avere l'onestà, la lucidità e l'intelligenza per andare oltre ai concetti di sfortuna, imprecisione, generosità, eccetera eccetera eccetera.
Questa squadra è ultima e ha perso ancora perché in una giornata in cui ha dato tutto ciò che aveva, ritrovandosi sotto nel risultato, avrebbe dovuto trovare dalla panchina le risorse per portare a casa almeno un punto, e invece da lì si sono alzati i vari Fall, Otelè o il povero Beak, gettato chissà perché da mesi in un posto più grande di lui, per dimostrare per l'ennesima volta che per molti giocatori presi la scorsa estate entrare a giocare una partita a Varese, o farlo per il Katmandu o per il Val di Fiemme, è la stessa cosa: qui sta l'errore iniziale!
Il Varese è ultimo perché non sono stati scelti giocatori adatti al Varese e a Varese, giocatori che quando urla il vento e fischia la bufera, danno qualcosa in più perché sanno dove sono finiti. Giocatori con lo spirito da terza categoria, non da serie D! Un Ponti in più e un Fall in meno, con tutto il rispetto umano e professionale per il secondo: state certi che Ponti, pur di trovarsi davanti alla porta e segnare quel gol che Fall ha gettato sul Campo dei Fiori, avrebbe pagato di tasca propria, e l'avrebbe certamente buttata dentro! Altro che avere il procuratore giusto: serve gente che è qui perché vuole essere solo qui, e non perché ci viene mandata o scelta nella rosa di questa o quella scuderia.
Servono giocatori come quelli che abbiamo visto schierati da Ezio Rossi nel primo tempo, che corrono, pressano e si aiutano come se non ci fosse domani. Giocatori giovani, magari più umili, ma soprattutto giocatori alla Gazo e alla Scampini che, magari, non segneranno mai un gol nemmeno se vanno avanti ad attaccare per altre 28 partite, ma che usciranno sempre tra un applauso, un "grazie", anche con il Varese ultimo.
Ci sono la sconfitta e la classifica, che c'erano già prima, ma c'è anche una luce nel Varese iniziale, che aveva tutto quello che si chiede a una squadra che indossa questa maglia, tranne l'uomo-gol (e quello serve domani, subito, non tra un qualche settimana, se ci si vuole salvare). La squadra del primo tempo ha avuto la forza, l'irruenza, il coraggio di fare sempre una corsa e un intervento in più, il tutto racchiuso nel contrasto, pulito ma durissimo, con cui Gazo è intervenuto su Bianchi, un armadio dell'Arconatese che è rimasto a terra urlando dal dolore, prima di essere rialzato dallo stesso centrocampista biancorosso. Ecco, nei primi quarantacinque minuti abbiamo visto anche nella nostra squadra tutto ciò che era bastato al Sestri, al Pont Donnaz, all'Imperia, alla Caronnese, al Vado e alla Sanremese per battere il Varese: lo spirito della categoria. E noi questo sottolineamo, al di là di tutto.
Un tocco in meno e una galoppata o un contrasto in più: per questo noi stiamo con la squadra, con l'allenatore, con la proprietà nel punto più basso possibile, ma non il peggiore nella storia biancorossa (ne abbiamo viste ben di peggio). Ma stiamo soprattutto con chi non deve sentirsi in colpa per avere portato i colori biancorossi dalla terza categoria alla serie D: di fronte a questa gente, che anche ieri ha aperto il Franco Ossola nel gelo della mattina, tirando le righe del campo e sistemando gli spogliatoio e lo stadio con amore, senza chiedere nulla in cambio, abbiamo tutti qualcosa da imparare. Gli ultimi, se difendono la loro ricchezza interiore e la fede, saranno i primi: invece di essere lasciati soli con il peso dei biancorossi fanalino di coda, vanno aiutati, sostenuti e incoraggiati proprio ora.
Forza Varese: chi ci ha messo la faccia per essere qui, invece di attendere chissà cosa o chissà quando, avrà sempre il nostro appoggio.
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Calcio | 06 gennaio 2021, 18:40
Gli ultimi saranno i primi: noi stiamo dalla parte di chi ha messo la faccia per portare il Varese dalla terza categoria alla D
E' una sera buia per chi ama i biancorossi, sempre più ultimi, ma noi ci schieriamo con la squadra, con l'allenatore Ezio Rossi e soprattutto con chi, facendo anche degli errori, è rimasto e rimarrà sul campo per questi colori. Meglio di chi assiste impassibile o critica. Manca un uomo-gol e serve subito, non tra qualche settimana
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