Il giorno dopo la grande nevicata, per lo meno rispetto a quanto siamo stati abituati per parecchi anni, la situazione resta complicatissima (eufemismo) per moltissimi cittadini della nostra provincia (clicca qui per la serata da tregenda di chi era in auto e in treno). Continuano ad arrivare testimonianze di varesini delusi e in qualche caso indignati per la mancanza totale di informazioni chiare sulle motivazioni e soprattutto sulla durata dei disservizi. Di più: chi osa chiedere, viene "fulminato" da risposte piccate o infastidite, come se fosse scontato per il cittadino subire danni e disagi legati alla neve.
«Mi sono recato in stazione a Cocquio per prendere il treno e andare al lavoro a Milano - dice un nostro affezionato lettore - e la situazione è quella che vedete qui sopra... tutto soppresso fino alle 11.30. Sull'applicazione di Trenord, però, la linea è funzionante fino a Cadorna».
«Chi ci capisce qualcosa e fornisce informazioni utili, potrebbe vincere un premio - aggiunge ironicamente il cittadino-abbonato - e chi vuole prendere il treno, oggi resta a piedi. Come è successo ieri sera per tutti coloro che stavano rientrando da Milano e hanno vissuto la serata in attesa come me e tanti altri a Cadorna, oppure bloccati alla stazione di Tradate. A volte non mi sembra di vivere in Lombardia, la Regione locomotiva d'Italia e d'Europa...».
Al nostro cittadino non è andata meglio al risveglio: «A Cocquio manca l'acqua, come in altri comuni. Ho dovuto lavarmi il viso nella neve... Ho osato chiedere lumi a chi di dovere stamattina alle 7.30 e mi è stato risposto seccamente: "Siamo al corrente. Abbiamo segnalato al gestore"».
Nel mondo della comunicazione via post su Facebook (e se qualcuno non fosse iscritto al social network?), si è poi scoperto che, non solo a Cocquio naturalmente, la mancanza d'acqua è dovuta a un guasto sulla linea Enel e che Alfa è al lavoro.
In Breve
martedì 15 luglio