Centinaia di messaggi di affetto per Giovanni, Emilio e le loro famiglie. Sono arrivati sui nostri social dopo la notizia della chiusura della storica pizzeria Campigli di viale Belforte a Varese.
La cessata attività (leggi qui) di un locale storico della città ha dato un dispiacere a molti varesini che adesso vorrebbero che riaprisse almeno per un giorno per un'ultima pizza e per salutare i titolari come si deve. Perché «un trancio da Campigli ed eravamo felici» scrivono i clienti più affezionati.
Il locale infatti non ha più riaperto dopo il lockdown, e i clienti non hanno avuto modo di "metabolizzarne" la chiusura. Anche perché, prima a Biumo e poi in viale Belforte, le pizze di Campiglio hanno accompagnato generazioni di varesini e ogni trancio è legato ad un loro personalissimo ricordo.
Tanti quindi i messaggi da parte dei varesini. Luca Ballarini scrive: «Ci dava da mangiare alle 11 prima di riprendere il lavoro come autisti: ciao Giovanni, ciao Emilio la pizza migliore di Varese». Per Antonella Faglia la pizza del Campigli è «unica e ineguagliabile. Grazie famiglia Campigli per la migliore delle pizze del Varesotto».
Alfio Bua ricorda che «la sua pizza mi riportava all'infanzia quando i Campigli erano a Biumo: ero un dodicenne e con 200 lire mangiavo un fettone di pizza che tra l'altro era buonissima. La chiusura è un vero peccato». Paola Salerno è «felice per loro a cui auguro un meritato riposo! Ma come nascondere la nostra tristezza... La pizza di Quinto un mito!! Ricordo ancora le domeniche quando il mio papi tornava a casa con vassoio di tranci fumanti e buonissimi. Cosi è rimasta sempre buona e irresistibile fino alla fine».
Alan Rizzi scrive: «Il covo della Cassiopea calcio! Trattative, ricordi, vittorie sconfitte c’era sempre una fetta di pizza e non solo! Grande Giovanni numero 1». Francy aggiunge: «Sono dispiaciuta tantissimo pure io sono cresciuta con voi. La mia infanzia con il naso sempre dentro il locale. La qualità, bontà e gentilezza nonché cordialità indiscussa. Tantissimi saluti e grazie per averci viziati almeno fino a poco fa». Nico Ciavarella ha ricordi, infine, legati agli eventi sportivi del basket: «Ogni partita della pallacanestro corrispondeva una teglia famiglia di pizza prima del rientro a casa».














