«Il virus è arrivato in Ticino dalla Lombardia. Mica da Wuhan»: ha concluso così il suo durissimo intervento Lorenzo Quadri della Lega dei Ticinesi, postando l'articolo di VareseNoi in cui la sindaca di Viggiù, Emanuela Quintiglio, spiegava che il quinto cittadino contagiato in paese era «un lavoratore frontaliere che, con ogni probabilità, ha contratto la malattia in ambito lavorativo» (leggi QUI).
L'importante esponente del partito svizzero, consigliere nazionale e municipale a Lugano, inizia il suo intervento così: «Quando si dice: un bel tacer…». E poi ancora: «Può ben darsi che ci siano dei frontalieri che si sono contagiati sul lavoro in Ticino - aggiunge il consigliere della Lega dei Ticinesi - Peccato che il Ticino è conciato come è conciato a causa della contiguità con la Lombardia in regime di frontiere spalancate. Il consiglio federale e la partitocrazia non hanno voluto prendere misure sul confine quando era tempo. Perché, per costoro, la libera circolazione viene prima della salute pubblica».
Quindi il finale: «E che nessuno si azzardi a ripetere la fregnaccia che il virus non si ferma ai confini. Il virus arriva perché qualcuno lo porta!
Il consiglio federale ha svenduto il Ticino. Ed ecco il risultato. Il virus è arrivato in Ticino dalla Lombardia. Mica da Wuhan».
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