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Territorio | 05 novembre 2025, 09:08

Travedona Monate, il Comitato cittadino replica al sindaco: «Parla di dialogo ma non ha mai risposto alle nostre Pec»

Riceviamo e pubblichiamo la nota del comitato per la mobilità sicura nato per protestare contro la nuova viabilità sperimentale: «Accetteremo l'invito per un incontro ma restiamo in attesa di risposte alle nostre mail finora ignorate e alle oltre 500 firme depositate»

Travedona Monate, il Comitato cittadino replica al sindaco: «Parla di dialogo ma non ha mai risposto alle nostre Pec»

Riceviamo e pubblichiamo la nota del Comitato Cittadini per la mobilità sicura di Travedona Monate di replica alle dichiarazioni del sindaco (LEGGI QUI):

Prosegue la protesta dei cittadini contro la nuova viabilità di Travedona Monate. Dopo settimane di discussioni e disagi, il Comitato Cittadini per la mobilità sicura ha depositato oltre 500 firme contro la sperimentazione in partenza a breve, sostenuto anche dal Comitato Monatese, mentre i gruppi di minoranza ribadiscono il loro dissenso.

Il sindaco, dopo più di due mesi di silenzio, ha ora invitato il Comitato a un incontro. «Accetteremo l’invito – spiegano i portavoce – ma restiamo in attesa di risposte alle nostre PEC, rimaste fino ad ora ignorate. Chiediamo chiarimenti su questioni tecniche e di sicurezza, e un incontro pubblico aperto a tutti i cittadini per spiegazioni chiare e verificabili».

Nel frattempo l’Amministrazione ha invitato a riportare il confronto «nelle sedi opportune e fuori dai social e dalla stampa». Parole che il Comitato contesta duramente: «Il silenzio assordante del sindaco ci ha costretti a usare proprio quei canali per farci ascoltare, mentre l’Amministrazione è la prima a comunicare sui social e sui giornali le proprie decisioni».

Il Comitato definisce inoltre «paradossale” l’affermazione secondo cui la nuova viabilità «toglie i mezzi pesanti dal centro abitato»: «Le vie scelte – via Roma, via Colombo e via Veneto – sono tutte in pieno centro abitato, con strade strette e senza marciapiedi. È una follia autorizzare i tir in queste condizioni, come segnalato anche da due relazioni della Polizia Locale».

Nel documento si critica anche la presunta riduzione del 30% del percorso dei tir: «Non esiste alcun nesso logico tra riduzione in metri del tracciato e diminuzione del numero dei mezzi in transito». L’Amministrazione tenta di giustificarsi sostenendo che la sperimentazione non sia ancora partita.

«La viabilità va vigilata: il traffico è inspiegabilmente aumentato dopo la riunione del 9 settembre, infatti sulle vie dove vige ancora il divieto passano ormai decine di tir ogni giorno, alcuni perfino in contromano denuncia il Comitato. Una soluzione alternativa, che avrebbe evitato del tutto il passaggio dei tir nel centro, era stata proposta ma scartata solamente per ragioni economiche dei trasportatori. «Si è scelta la strada più comoda per pochi, non la più sicura per tutti».

Infine, sullo svincolo della SS629, più volte citato come futura soluzione: «Al momento esisterebbe solo una promessa per uno studio di fattibilità, non esiste un progetto, ne tantomeno ci sono i fondi per realizzarlo. E, comunque, anche se si riuscisse a realizzare, i tir continuerebbero a passare dalle vie interessate perché tale svincolo collegherebbe solo la zona industriale con la superstrada. Quindi se i mezzi pesanti fossero poi diretti verso Cassinetta/Varese riattraverserebbero il paese. La sicurezza dei cittadini non può essere oggetto di esperimenti – conclude il Comitato –. Serve buon senso, trasparenza e un confronto vero, non annunci a mezzo stampa».

Comunicato Stampa

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