«Signore e signori, si parte». Con queste parole Furio Artoni apre ufficialmente la corsa elettorale per le amministrative di Luino, annunciando la sua candidatura a sindaco. Una scelta che arriva dopo giorni di confronto interno nel centrodestra e in risposta ai recenti interventi sul futuro della coalizione, come riportato in due articoli precedenti di LuinoNotizie.it: Artoni, “Il nostro candidato sindaco” e Il centrodestra risponde: “Porte aperte a chi condivide il nostro progetto”.
«Quando i partiti del centrodestra rispondono ufficialmente senza indicare un candidato, quando approvano un programma salvo poi dimenticare la questione dei frontalieri – centrale per una città di confine come Luino – allora è chiaro che qualcuno deve prendersi la responsabilità di fare il primo passo», afferma Artoni, motivando così la decisione di accettare la candidatura. «Lo faccio nel nome dell’unità del centrodestra, perché credo che questa città abbia bisogno di una coalizione seria, coesa, capace di governare. Non di un arcipelago di sigle che navigano ognuna per conto proprio».
Nel suo appello, Artoni si rivolge a tutti coloro che si riconoscono nell’area del centrodestra, chiedendo collaborazione e partecipazione. «Che siate di un partito nazionale o di una lista civica, che abbiate una tessera in tasca o solo le idee in testa, costruiamo insieme un unico fronte per governare Luino in modo adeguato. Perché il problema non è se Luino sarà governata dal centrodestra o dalla sinistra. Il problema è se sarà governata bene o male».
Nel programma delineato dal candidato, sicurezza, sanità e frontalieri sono al centro delle priorità. Artoni propone la creazione di un commissariato di polizia per garantire un maggiore controllo del territorio e delle aree sensibili, un ospedale che “curi davvero” e un impegno concreto nella battaglia contro la tassazione ingiusta sui frontalieri. «Migliaia di famiglie aspettano risposte, non chiacchiere», sottolinea.
Altro punto fondamentale è l’economia di confine: Artoni rilancia l’idea di una zona defiscalizzata capace di trasformare Luino in un ponte tra Italia e Svizzera, non “nell’ultimo avamposto del Paese”. A ciò si aggiunge la proposta di un polo universitario per offrire nuove opportunità ai giovani e contrastare lo spopolamento giovanile.
Per quanto riguarda il decoro urbano e la manutenzione, il candidato sottolinea la necessità di una città «pulita, ordinata e curata», in cui strade, verde pubblico ed edifici comunali tornino a essere motivo d’orgoglio per i cittadini. «Il decoro urbano non è un lusso, è il biglietto da visita di una comunità che ha rispetto di sé».
«Accetto questa candidatura non come punto di arrivo, ma come punto di partenza – afferma Artoni, sottolineando il valore del lavoro di squadra e della competenza -. Servono persone che entrino in Municipio per lavorare, non per farsi fotografare».
Nel finale del suo intervento, Artoni ribadisce il senso civico della sua candidatura: «Chi mi conosce sa che non sono un politico di professione. Sono un uomo che ha lavorato, che conosce il territorio, che a 60 anni si mette a disposizione non per ambizione ma per servizio. Niente giochi di palazzo, niente spartizioni: prima Luino, poi noi. Le porte del Municipio devono tornare a essere aperte per chi ha qualcosa da dare, non chiuse a protezione di chi vuole solo prendere. Si parte. Per Luino».
Con questa dichiarazione, Artoni è il primo a candidarsi ufficialmente per le elezioni comunali 2025. La sua lista, con ogni probabilità di natura civica, potrebbe muoversi nel solco della formazione che cinque anni fa fu sostenuta dal comitato rappresentato da Pietro Agostinelli, Leo Marmorato, Maria e Tonino Biondolillo, Egidio Carlomagno, Fabian Nastasie e Walter Cazzola.
Si prospettano così due liste di destra: una guidata da Artoni e una sostenuta dai partiti Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Nel frattempo, si fanno sempre più insistenti le voci di una possibile lista civica capitanata da Marco Massarenti, che potrebbe presentarsi insieme a professionisti del territorio. Resta infine aperta l’ipotesi di una ricandidatura dell’attuale sindaco Enrico Bianchi, che però, almeno per ora, non conferma né smentisce.














