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Hockey | 11 ottobre 2025, 21:26

FOTO. La tromba e il tamburo della curva, i morsi del "cobra" Terzago e il balletto con Bastille, l'affetto della gente per Pisarenko: oltre il 9-1 c'è di più

I gialloneri travolgono il Bressanone con nove gol, ma c'è qualcosa che va oltre ed è la capacità di pubblico e giocatori di sacrificarsi per il bene comune dei Mastini e del gruppo. Questa squadra si diverte: possiamo volere di più? Le immagini di Alessandro Umberto Galbiati. Tra sette giorni match clou in via Albani con il Feltre

Nel balletto finale tra Terzago e Bastille c'è tutto. I Mastini si divertono, e noi con loro (Foto Galbiati)

Nel balletto finale tra Terzago e Bastille c'è tutto. I Mastini si divertono, e noi con loro (Foto Galbiati)

Resta il rumore assordante della tromba, del tamburo e del coro della Nord quando il microfono dello speaker e il sistema audio saltano nel terzo tempo perché qualcuno schiaccia il pulsante dell'antincendio all'Acinque Ice Arena, forse perché emergano soltanto i suoni della terra e della festa: "Dai Varese, noi ti amiamo e di adoriamo, siamo quelli della Nord".  Copre tutto e tutti il fragore della gente, l'unico che conta e che accoglie Pisarenko nominato Mvp a furor di... spogliatoio (Terzago, 3 gol a 2 assist, per noi il "cobra" per il modo avvolgente con cui arriva al gol e all'assist, non ha bisogno di riconoscimenti per essere nel cuore del gioco e della partita): Sergii compie ottime parate nella seconda metà di una partita con il Bressanone mai in discussione finita 9-1, Sergii cerca e trova l'abbraccio della folla di cui ha bisogno come il pane. C'è anche un altro rumore, però, che rimbomba questa notte da via Albani: è quello dei pattini e del balletto finale tra Terzago e Bastille, una danza simbolo, una piccola haka giallonera, il messaggio che unisce gli ultimi arrivati a chi c'è sempre stato. Qui conta il bene di tutti, prima di quello singolo. Qui ci si diverte, tutti assieme, in pista e fuori: il resto arriverà. C'è qualcosa di più bello per chi ama i Mastini?

Terzo tempo: shutout sfiorato 
L'immagine del portiere Marinelli, l'ex, che rientra in spogliatoio dopo aver incassato il 7-0 nel secondo tempo e non torna più in panchina dice molto, purtroppo, della serata altoatesina. Ma lo dice anche il fatto che si gioca per lo shutout di Pisarenko, che becca gol solo su un tiro angolatissimo dalla linea rossa sotto la Nord di Satupak che incoccia nel palo prima che il disco rimbalzi sulla spalla del numero 31 giallonero ed entri in porta: sfortuna giallonera. Anche Bastille partecipa alla festa partendo dalla blu, a modo suo, e andando a insaccare l'8-1, così come Perino su assist, ovviamente, del "cobra" Terzago per il 9-1

Secondo tempo: nelle pieghe del Settebello spunta Pisarenko
È vero: c'è il 4-0 di Terzago (ecco il bomber da 50 punti, ecco l'uomo in più, ecco il colpo di mercato) che spedisce un disco telecomandato alle spalle di Marinelli. C'è il pokerissimo di Fornasetti che insacca il rimbalzo sul tiro di Schina. E c'è il terzo morso del cobra Tommy, immarcabile, con un'altra stangata da far girare la testa dalla media distanza e il disco che ricompare alle spalle del portiere: 6-0. Ma c'è anche la doppietta del killer Tilaro, che parte in inferiorità con Marcello Borghi e, ricevuto un puck solo da accomodare in rete firma il settebello. Però nelle pieghe di questa abbuffata spuntano i pattini e i guantoni di Pisarenko, decisivo in almeno tre interventi quando appare più difficile mantenere il parziale shutout che segnare un gol in più.

Primo tempo e storia già finita
Il colpo secco in diagonale del killer Tilaro sull'assist di Pizzo (1-0), il doppio passo con finta o forse doppia finta di Terzago (2-0), l'azione in velocità Perino-Borghi che smarca Marcello per il tris (3-0, metà gol è di Dennis): la storia è già scritta dopo i primi venti minuti con il Varese che si permette il lusso di fallire almeno altre tre occasioni, tutte con Bastille (in un caso, quando era stato smarcato a porta spalancata dal solito uomo-ovunque Terzago, dà l'idea di preferire o cercare il ricamo difficile o di avere sempre un occhio in più per l'assist che per un gol facile, sporco e cattivo), oltreché di colpire un legno clamoroso con Venturi. Dall'altra parte, per una squadra smarrita forse anche per l'infinito viaggio e l'arrivo a Varese sul filo del rasoio, c'è una sola vera opportunità di Vinatzer.

Riscaldamento e ritardi
Il Bressanone arriva alle 18.24 causa incidente trovato sul tragitto in autostrada e solo qualche giocatore riesce a effettuare scampoli di riscaldamento, mentre dall'altra parte a Da Rin prima viene a mancare Michael Mazzacane proprio a poco dal via, ritardato alle 19, poi se lo ritrova a tempo record. In porta c'è Pisarenko - il Varese non può permettersi di perderlo, anche perché Pippo Matonti a novembre mancherà causa nazionale - e, dall'altra parte, a difendere la gabbia c'è l'ex Marinelli. Edo Raimondi è in panchina accanto a Da Rin, ma c'è anche capitan Vanetti con spalla e braccio immobilizzati: ha appena iniziato la fisioterapia, ma c'è. E c'è perché è il numero uno.

Varese-Bressanone 9-1 (3-0, 4-0, 2-1)
Reti: 7’30” Tilaro (Piroso) 1-0, 13’49” Terzago (Bertin) 2-0, 15’57” Marcello Borghi (Perino) 3-0; 25’04” Terzago (Perino, Venturi) 4-0, 26’27” Fornasetti (Schina, Pietro Borghi) 5-0, 34’20” Terzago (Perino, Bastille) 6-0, 37’12” Tilaro (Marcello Borghi, Marco Matonti) in inferiorità 7-0; 43’51” Stupak 7-1, 49’29” Bastille (Terzago, Perino) 8-1, 53’52” Perino (Bastille, Terzago) 9-1.
Varese: Pisarenko (F.Matonti); Schina, Re, Piroso, M.Borghi, Tilaro; Makinen, Crivellari, Perino, Terzago, Bastille; Bertin, E.Mazzacane, Tilaro, M.Mazzacane, Xamin; M.Matonti, P.Borghi, Peterson, Fornasetti. Coach: Massimo Da Rin. 
Bressanone: Marinelli (dal 37'12" Costazza); Docter, Magro, Covelli, Erlacher, Lanz; Obexer, Pezzetta, Vinatzer, Cassibba, Pisetta; Kirchler, Bedin, Mantinger, Stupak, Fauster; Rainer, Niccolai, Hofer, Oberhuber. Coach: Kenneth Eddy
Arbitri: Riccardo Pignatti, Willy Vinicio Volcan (Nicolò Alberti, Giorgio Brenna)
Note - Tiri Va 39, Br 34. Penalità Va 8', Br 4'. Spettatori: 700.

Quinta giornata
Varese-Bressanone 9-1, Feltre-Appiano 2-3 (800 spettatori, ancora assente Kadlec nel Feltre), Dobbiaco-Aosta 0-3 (Noah Berger, Mocellin, Joshua Berger in gol; 39 tiri a 20 per il Dobbiaco), Caldaro-Pergine 3-1 (doppietta Moritz Selva e gol di Saha per il Caldaro), Valpellice-Fiemme 4-2 (610 spettarori, doppiette Filippo Salvai e Vaccarino per la Valpe), Fassa-Alleghe 3-8 (tripletta Isiguzo per le Civette, 500 spettatori)

Classifica
Alleghe, Aosta 12. Varese, Caldaro 11. Appiano, Valpellice 9. Feltre 7. Fassa, Pergine 6. Bressanone 4. Fiemme 3. Dobbiaco 0.

Sesta giornata
Sabato 18: Bressanone-Caldaro (ore 18), Fassa-Pergine (18.30), Varese-Feltre (18.30), Alleghe-Dobbiaco (20.30), Fiemme-Aosta (20.30), Valpellice-Appiano (20.30). 

Andrea Confalonieri


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