Il consiglio comunale di Gavirate del 30 settembre si è aperto con la ratifica d’urgenza di una variazione per l’acquisto di arredi scolastici, per un importo di 3.300 euro, approvata con il parere positivo del revisore dei conti. L’opposizione, con i consiglieri Lucchina (Vivere Gavirate) e Foti (Gavirate s’è desta), ha criticato la gestione definendola frutto di scarsa programmazione e ha espresso voto contrario, mentre la maggioranza ha votato a favore garantendo l’immediata eseguibilità.
Successivamente è stata discussa la variazione al bilancio di previsione 2025-2027 per un totale di 526.700 euro, con un incremento complessivo che porta il bilancio a 19,4 milioni. Tra le voci più rilevanti figurano 120.000 euro per interventi sul reticolo idrico maggiore finanziati dalla Regione, 160.000 per la manutenzione straordinaria dei torrenti sostenuti anche da fondi della Comunità Montana, 45.000 per opere di viabilità, oltre a risorse per attrezzature degli uffici, manutenzione cimiteri, dotazioni per la polizia locale e protezione civile.
Nel campo delle spese correnti, pari a circa 144.000 euro, spiccano 31.300 euro per la manutenzione ordinaria delle strade, 39.800 per utenze, 16.300 per la refezione scolastica e 9.100 per software di digitalizzazione della polizia locale. L’opposizione di Lucchina ha contestato la mancanza di chiarezza e dettagli su alcune destinazioni dei fondi, accusando la giunta di scarsa preparazione. Anche Foti ha ribadito la necessità di trasparenza: «I cittadini hanno diritto di conoscere come vengono investite le loro risorse, non si può procedere con genericità». La giunta ha difeso le scelte ricordando che i finanziamenti sono già vincolati e programmati su specifici capitoli di spesa, in particolare per i corsi d’acqua e per il Chiostro di Voltorre.
In merito al sovrappasso sulla SP1, il consigliere Foti ha presentato un’interrogazione chiedendo chiarimenti su opere compensative e condizioni attuali rispetto alle convenzioni precedenti. Il sindaco ha ripercorso gli accordi stipulati dal 1999 al 2018, elencando rotatorie, piste ciclopedonali e contributi per la Sala Mura, evidenziando inoltre che il centro sportivo oggi accoglie circa 1.000 ragazzi, il doppio rispetto a dieci anni fa.
L’ultimo punto ha riguardato la mozione presentata da Lucchina e Bisanti della minoranza Vivere Gavirate volta a esprimere pubblicamente condanna nei confronti del genocidio in corso a Gaza e a manifestare vicinanza, anche sul piano morale, alla popolazione palestinese vittima di sofferenze inaccettabili, pianificando anche iniziative di sensibilizzazione. «Non possiamo assistere in silenzio a un genocidio», ha dichiarato Lucchina, ricordando che «il diritto del popolo palestinese a uno Stato sicuro va affermato insieme a quello del popolo israeliano a vivere in pace».
La maggioranza ha riconosciuto la gravità della crisi ma ha ritenuto inopportuno impegnare l’amministrazione comunale su scelte di politica internazionale. «Non possiamo trasformare il consiglio comunale in una sede di politica estera», ha affermato il sindaco, sottolineando come nelle scuole locali siano già attivi percorsi di educazione alla pace. Critico anche il consigliere Foti, secondo cui «il riconoscimento della Palestina è una questione complessa che non può essere ridotta a uno slogan». Dopo un acceso confronto, la mozione è stata respinta con i voti contrari della maggioranza e di Gavirate s’è desta, mentre Lucchina si è espresso a favore.
A seguito della decisione del consiglio comunale, sulla mozione sulla guerra di Gaza è intervenuto, con un comunicato anche il segretario cittadino del Partito Democratico Pierluigi Lucchina.
Di seguito la nota del Pd gaviratese:
Ci rammarica profondamente constatare come, nonostante l’evidenza dei fatti, i continui aggiornamenti e l’impressionante numero di vittime – tra cui moltissimi bambini – la maggioranza abbia scelto ancora una volta il silenzio, negando l’opportunità di compiere un gesto di solidarietà e di umanità. Questa scelta getta una luce chiara sulla vera natura della maggioranza.
Per troppo tempo essa ha tentato di presentarsi come una "lista civica e aperta" dal nome “Gavirate in Comune”, composta da diverse estrazioni politiche; oggi, questo si rivela un atteggiamento ipocrita. Votando contro l'espressione di condanna e solidarietà, la maggioranza ha gettato la maschera e ha scelto apertamente il campo su cui fare politica: quello di un chiaro allineamento con la destra sui temi fondamentali dei diritti umani e dell'etica politica. Alla fine, come sempre, i nodi vengono al pettine.
Esprimere condanna e vicinanza non è soltanto un atto politico, ma un dovere etico e umano. Di fronte a tali atrocità, non ci si può trincerare dietro calcoli o dietrologie politiche: serve piuttosto interrogarsi su cosa significhi, oggi, essere davvero dalla parte della dignità e dei diritti umani.
Come Circolo del Partito Democratico di Gavirate non abbiamo timore a definire quanto sta accadendo come un genocidio. Siamo e saremo sempre pronti a fare la nostra parte per contribuire a un futuro di pace. Non escludiamo, di organizzare o a partecipare a iniziative e manifestazioni, come già avvenuto in molte città italiane ed europee, per chiedere il riconoscimento dello Stato di Palestina, la fine della guerra e il termine di un incubo che dura ormai da troppo tempo.
La maggioranza, che ha tentato di presentarsi come una lista aperta e portatrice di valori e principi, votando con la destra ha gettato la maschera.
Il nostro compito come comunità politica e come cittadini, è quello di non restare indifferenti. Non possiamo chiudere gli occhi davanti a un massacro che ogni giorno priva di futuro donne, uomini e bambini. Il silenzio, di fronte a un genocidio, è complicità. Noi continueremo a usare la nostra voce, a stare dalla parte della pace e dei diritti umani, senza ambiguità e senza paura. Sono molto rammaricato per la scelta del Consiglio Comunale. Vorrei dire di essere rimasto sorpreso, ma in realtà me lo aspettavo. Proprio per questo saremo pronti a mobilitarci, affinché la nostra voce diventi sempre più forte e faremo di tutto affinché anche il Comune di Gavirate non resti indifferente di fronte a una tragedia di tali proporzioni: PALESTINA LIBERA.














