Dopo il minuto di silenzio per le vittime della democrazia, le magliette con la bandiera della Palestina indossate dai consiglieri del Pd e il ricordo di Charlie Kirk da parte della minoranza (leggi QUI), il Consiglio comunale di Varese ha visto scontrarsi maggioranza e parte dell'opposizione sul tema del nuovo canile. Al centro del dibattito la mozione presentata da Emanuele Monti (Lega), che ha chiesto di sospendere l’iter per la realizzazione del complesso – comprendente canile, canile sanitario, gattile e centro di recupero animali selvatici – previsto nell’area dei Duni, in via Duno.
Secondo Monti, quella zona «è un’area vergine, attraversata da un corridoio ecologico che ospita diverse specie faunistiche» e la scelta di destinarla a nuova edificazione «contrasta con il principio del consumo di suolo zero, che l’amministrazione ha posto al centro del nuovo PGT». Da qui la richiesta di «individuare invece un’area urbana da rigenerare, più vicina e collegata alla città, che possa diventare un vero luogo di socialità e aggregazione».
A sostenere la mozione, Barbara Bison (Lega) ha ribadito: «Noi siamo felici che il progetto del canile veda la luce, ma non possiamo condividere la scelta del luogo. Fermiamoci un attimo e cerchiamo un’alternativa». Sulla stessa linea Paris (M5S), che ha ricordato come l’area sia priva di fognature e situata in un corridoio ecologico, e Stefano Angei (Lega), che ha parlato apertamente di «cementificazione ex novo, non di rigenerazione urbana».
Di diverso avviso Domenico Marasciulo (PD), che ha sottolineato come il progetto non vada paragonato a un grande centro commerciale: «Non stiamo parlando di realizzare un’Ikea, ma di un impianto a supporto dei randagi».
Il sindaco Davide Galimberti ha difeso con decisione la scelta: «Io sono un inguaribile ottimista e pensavo che il Consiglio avrebbe trovato l’unanimità, viste le istanze arrivate da più parti. Invece Lega e Fratelli d’Italia hanno scelto di deviare, forse perché vedono sempre più vicino il momento della realizzazione. Meno male che al governo della città non ci sono loro, altrimenti saremmo fermi all’immobilismo. Il progetto ha già ricevuto l’assenso dei vertici regionali e provinciali, è coerente con i vincoli urbanistici e troverà collocazione anche nel PGT che porteremo presto in aula».
Si è arrivati al voto con due momenti chiave e con un ordine del giorno di Luca Boldetti (Forza Italia) che, chiedendo un impegno in tre punti della giunta per proseguire l'iter del canile ai Duni, ha trovato i voti della maggioranza e del Pd (su 33 consiglieri presenti, l’aula si è espressa con 23 favorevoli e 9 astenuti, cioè Angei, Bison, De Amici, Formato, Giordano, Monti, Paris, Parravicini e Puricelli) e un seconda votazione sulla struttura ai Duni che ha ottenuto 24 favorevoli, 6 astenuti (Angei, Bison, Formato, Monti, Paris, Parravicini) e 2 contrari (De Amici e Giordano).
Il Pd e Forza Italia hanno confermato l’intenzione di portare avanti il progetto del nuovo canile comunale ai Duni tra le astensioni di Lega, Varese Ideale e di Paris dei 5 Stelle e il voto contrario di Fratelli d'Italia.














