I dossi, ci sono. Il limite di velocità, anche, e pure segnalato. Eppure una via laterale di Varese si è via via trasformata, anche se per brevi tratti, in una pericolosa "autostrada", nonostante curve, abitazioni, incroci e, appunto, rialzi e segnalatori.
Si tratta di via Astico, che parte dalla rotonda di via Saffi ad Avigno (quella della gastronomia, per intenderci) e, passando davanti alla chiesa e correndo quasi parallela a via Giovanni Borghi (Esselunga) e, poi, a via Matteotti, sfocia in via Pozzi e, quindi, nella piazzetta di Casciago: proprio questo suo essere uno "sfogo" e un'alternativa a via Matteotti l'ha resa sempre più frequentata e percorsa dalle auto.
Nonostante la presenza della chiesa e della parrocchia, così come della vicina Esselunga e di abitazioni spesso raggiunte a piedi durante il periodo delle scuole anche da giovanissimi studenti di rientro dalla non lontana Vidoletti, via Astico è sempre più teatro di corse fulminee in auto, in particolare nel rettilineo dove confluisce via Toce, cioè la strada di collegamento con la SS394 (appunto via Matteotti), purtroppo teatro di tragici incidenti.
Perché anche via Astico - dove sono stati fatti lavori importanti anche ai marciapiedi - non lo diventi, e perché un giorno non si possa dire di non aver messo tutti sull'avviso di fronte alle segnalazioni di residenti e cittadini, è forse il caso di adottare qualche provvedimento ulteriore (rifacimento e rialzo dei dossi? Più attraversamenti e più segnalazioni per evitare di darla vinta a chi mette a rischio gli altri?) o, per lo meno, di verificare la situazione di pericolo in un tratto stradale che, proprio per la sua posizione apparentemente tranquilla e isolata, viene scambiato per "terra di conquista" da parte di alcuni automobilisti indisciplinati.
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