Il PD e i moderati di centrodestra contro il Remigration Summit.
Ieri sera, in due consigli comunali distinti, quello di Buguggiate e quello di Varese, il raduno degli estremisti dell’ultradestra europei contro l’immigrazione tenutosi sabato al teatro Condominio di Gallarate ha accesso il dibattito politico.
A Buguggiate, il primo cittadino Matteo Sambo, che ha appena aderito a Forza Italia, insieme al gruppo di maggioranza Buguggiate nel Cuore, ha presentato una mozione nel merito della questione, poi approvata dall’assemblea cittadina. I rappresentanti della minoranza, in assenza della capogruppo, hanno scelto di astenersi e non hanno votato il documento.
Nel testo, letto dal capogruppo Arnaldo Pagani, sono state condivise e sottoscritte le parole del sindaco di Varese Davide Galimberti, che ha richiamato la necessità di fermare manifestazioni che inneggiano all’odio, al razzismo e all’intolleranza, sottolineando come il nostro territorio sia storicamente legato alla Resistenza e alla lotta contro il nazifascismo.
«Buguggiate raccoglie l'invito di Galimberti a una condanna unanime da parte della politica e ricorda la figura di Calogero Marrone, che con le sue azioni salvò centinaia di vite dalla persecuzione e dalla morte. Già in occasione del Giorno della Memoria, il gruppo Buguggiate nel Cuore aveva citato proprio Calogero Marrone – insieme a altri tre varesini deportati, Molteni, Morellini e Virgani – come esempio di impegno contro il fascismo»
«Crediamo sia fondamentale oggi prendere una posizione chiara – ha continuato il sindaco – contro ogni forma di negazione dei valori su cui si fonda la nostra Costituzione: democrazia, libertà, rispetto e memoria. Questi valori vanno trasmessi soprattutto alle nuove generazioni, affinché sappiano riconoscere e respingere ogni forma di odio e revisionismo. Al tempo stesso, è nostro dovere mostrare rispetto verso chi quella memoria l’ha vissuta sulla propria pelle, contribuendo con sacrificio alla conquista della libertà di cui oggi godiamo».
Toni alti a Palazzo Estense sul medesimo argomento, nella serata che ha visto la commemorazione dell’antifascista “Giusto fra le Nazioni” Calogero Marrone (leggi QUI). La maggioranza, per bocca del consigliere PD Alessandro Pepe, ha attaccato frontalmente la rappresentanza della Lega: «Non possiamo far finta di nulla davanti ai messaggi infami che sono passati al Remigration Summit: la Lega non è più quel partito localista, autonomista, federalista nato a Varese trent’anni fa, è la Lega di Vannacci, di Salvini, che ha rinnegato le sue radici per rincorrere la destra più estrema e impresentabile. Non possiamo accettare che ci siano esponenti appartenenti a partiti presenti anche qui in consiglio che hanno sostenuto l’evento che si è tenuto al Cinema Condominio di Gallarate».
«Non accettiamo lezioni di libertà e democrazia da chi usa questi valori a proprio piacimento e convenienza politica - ha replicato la consigliera leghista Barbara Bison - La riunione di Gallarate è stata pacifica: si accusa la destra di fomentare odio, quando i primi a fomentare l’odio e l’intolleranza sono proprio quelli del PD che travisano sempre la realtà».
Restando a Palazzo Estense, quando la discussione è virata su temi strettamente cittadini, protagonista è diventato il consigliere leghista Stefano Angei, che ha «preparato i compiti a casa per l’amministrazione»: un pacchetto di interrogazioni, ben 13, regolarmente poi depositate, «frutto di segnalazioni da parte dei varesini stanchi dell’inattività dell’amministrazione. E forse sarebbe bene che questo Consiglio si concentrasse su queste tematiche, non sul Remigration Summit». Si va dal cedimento di una strada in via Bainsizza ai furti e i vandalismi nei cimiteri a Sant’Ambrogio e Cartabbia, dalle sanzioni sul divieto di consumo di alcolici («solo due sanzioni sono state fatte e neanche una in piazza Repubblica…») al decoro della fontana dei Giardini Estensi, dal decoro del comparto di Bosto agli alloggi di via Valverde, dalla Torre Civica alle carcasse di auto in via Parini: «Vogliamo avere delle risposte» ha chiosato Angei.