Una Torre Civica piena di idee e di colori, quella che i ragazzi della scuola “Isis Newton” di Varese hanno “vestito” con gli abiti ideati e confezionati da loro, sotto la guida sapiente degli insegnanti Pietro Pitruzzello, Marta Mentasti, Giuseppe Zagonia, Simona Migliazza e Aurelia Forleo, all’insegna del motto “Moda e sostenibilità”.
Oggi, all’interno di “Ecorun”, manifestazione nata con il contributo di Regione Lombardia, le classi del triennio Sistema moda, della sezione Operatore abbigliamento e del corso serale “Made in Italy” hanno infatti esposto i disegni e gli abiti confezionati apposta per l’evento che vede Varese trasformata per due giorni in una piccola capitale ecologica, con il sottinteso invito a muoversi a piedi o in bicicletta.
«Abbiamo accolto con gioia la proposta di “Ecorun”, di cui il collega Pietro Pitruzzello è tra gli organizzatori, di mostrare alla cittadinanza come la moda possa camminare a braccetto con l’ecologia. I nostri ragazzi hanno utilizzato soltanto materiali riciclati, nel segno della sostenibilità e del non spreco. La progettazione è stata a scopo didattico, tutti i capi sono prototipi non destinati alla produzione. Siamo anche molto felici di aver potuto allestire la mostra nella Torre Civica e arricchire così la visita guidata a questo monumento di solito chiuso al pubblico», spiega Daniele Marzagalli, dirigente scolastico dell’Isis Newton.
Accanto alla moda, anche la musica, grazie all’esibizione della giovanissima chitarrista classica Beatrice Marzagalli: «Ho eseguito due brani molto suggestivi, lo Studio n. 1 del compositore brasiliano Heitor Villa-Lobos e “Il pianto dell’amante”, di Johann Caspar Mertz, un’occasione unica per me suonare nella torre».
Salendo gli oltre 250 gradini si incontrano i bozzetti e i modellini degli abiti, tutti improntati a grande fantasia compositiva, con arditi accostamenti di forme e colori, segno di grande creatività. All’ultimo piano ecco Claudia Lopez, vincitrice del primo premio per la categoria Abbigliamento della prima edizione del concorso “Fashion days”, organizzato da Federmoda Varese all’interno di Confcommercio.
«Ho vinto con il progetto di una felpa che può trasformarsi in borsa. L’idea, il disegno e la realizzazione sono miei, il capo in cotone poi è stato confezionato da una ditta di Gallarate». Claudia ha le idee chiare, disegna abiti dall’età di 12 anni, la sua famiglia vendeva abbigliamento, e terminata la scuola vuole continuare il percorso di studi e impiegarsi già nel settore.
«Non ho fatto altro che guidare la creatività dei miei allievi e condurla verso la bellezza», dice il professor Giuseppe Zagonia, docente all’Isis di Progettazione disegno, tecnologia tessile e processi tessili produttivi. «A partecipare all’iniziativa ci sono anche tre ragazzi, ma la gran parte degli allievi dei corsi di moda sono ragazze. Siamo molto felici di utilizzare gli spazi della Torre Civica e il prossimo anno vorremmo allargate l’invito anche agli allievi dei corsi di meccanica e plastica. I ragazzi, alla fine del corso, possono operare nel campo della moda anche per il disegno progettuale, e realizzare, confezionare e cucire partendo dal cartamodello fino al prodotto finale. In questo caso sono stati utilizzati scarti di tessuti, pezze di fine serie o abiti dismessi, riassemblati poi con altri componenti».
