Roberto Vannacci entra a Lyceum a braccetto con Stefania Bardelli, organizzatrice dell’evento, viene microfonato con l’archetto e subito si lascia andare ad una battuta scherzosa: «Mi sembra di tornare indietro nel tempo e di riutilizzare la mia vecchia strumentazione». I giornalisti ridono e sul finire della video presentazione d’ingresso entra in scena. Sala piena e pioggia di applausi al suo ingresso, a sovrastare il suono delle precipitazione che nel tardo pomeriggio di oggi mercoledì 23 aprile si è abbattuta sulla “Città Giardino”. Non solo la presentazione dei contenuti del suo libro ma una lectio magistralis dei principi chiave che dal suo ruolo apicale nell’Esercito, lo ha portato a diventare Europarlamentare sotto la bandiera della Lega.
Vannacci rompe il ghiaccio ricordando che il 23 aprile è il giorno dedicato a San Giorgio, quel condottiero romano che nella Legenda Aurea trafissi il drago che minacciava la città di Silena. E’ lui stesso che si identifica così come l’allegoria di quel militare che sconfigge il male, in questo caso personificato in Ursola Von Der Leyen. Il pubblico ride ma ll moderatore scava dentro i temi del libro incalzando l’ospite con le sue domande. I temi del libro vengono indagati con domande mirate e risposte pratiche, precise, da vero militare. Ma è questo che colpisce (il drago o il pubblico) un linguaggio semplice e diretto, fatto di esempi e riferimenti legati all’attualità, alla politica internazionale con chiari riferimenti al conflitto Russo-Ucraino e alla politica economica che l’Europa sta adottando nei confronti della Cina, volta alla globalizzazione.
Si parla di capi di stato, della loro influenza sulle masse e sopratutto sulle ripercussioni che alcune loro mosse potrebbero avere per la nostra politica nazionale ed europea così come della morte di Papa Francesco e delle polemiche sorte con la proclamazione dei 5 giorni di lutto nazionale in concomitanza con le celebrazioni del 25 aprile. «Bisogna dare risalto alla dipartita di una figura di fede così importante proprio perchè è stato un simbolo e un punto di riferimento per le popolazioni di tutto il mondo. Purtroppo si intreccia ad altre ricorrenze»
La serata si è chiusa con un intervento a sorpresa: nasce il "Team Vannacci Varese", una nuova associazione che ha l’intento di promuovere sul territorio varesino le idee del generale Roberto Vannacci, l’associazione Team Vannacci Varese si rifà apertamente ai principi espressi nel discusso libro Il mondo al contrario. Al centro dell’identità del gruppo ci sono valori quali la difesa dell’identità biologica, il rifiuto dell’ideologia gender, il sostegno al merito e al sacrificio individuale, insieme a un marcato patriottismo e alla valorizzazione delle radici cristiane e culturali italiane. Il movimento si propone inoltre come argine al politicamente corretto, alla cancel culture e al multiculturalismo percepito come minaccia all’identità nazionale. Forte di una visione conservatrice dell’ordine sociale, l’associazione si oppone a quella che definisce la "tirannia delle minoranze rumorose" e rivendica il diritto di una maggioranza silenziosa di esprimersi senza filtri ideologici imposti da élite culturali e politiche. Team Manager Stefania Bardelli che guida i dieci membri del gruppo fondatore.