Finisce come da previsione alla Itelyum Arena: la Openjobmetis dura un quarto e mezzo, Trento scappa per non voltarsi più e trionfa 79-92.
«Penso che Trento ha giocato meglio di noi - le prime parole di coach Mandole nel post-partita - Hanno meritato la vittoria e faccio loro i complimenti. Stasera non abbiamo giocato bene, ma la squadra ha lottato. Non è sufficiente e non siamo contenti, ma penso che la squadra, se continua giocare così, possa andare avanti e uscire da questo momento. Dobbiamo trovare il modo migliore di mettere i giocatori in campo e dobbiamo stare insieme».
Prestazione negativa per la coppia di guardie Hands-Sykes, da cui lo stesso coach si aspetta di più: «Penso che loro sono con la squadra. Stasera non hanno giocato bene, e il lavoro dello staff è fargli trovare il modo di rendere. Da Sykes ci aspettiamo di più, lo abbiamo portato qua per essere il giocatore che è stato quattro anni fa, e per ora non lo è. Dobbiamo metterlo in forma, parlare con lui e capire se è il giocatore che aspettiamo. Dopo stasera dobbiamo fargli capire che abbiamo ancora più bisogno di lui».
Il campionato si ferma ora per due settimane, periodo in cui, tra le altre cose, bisognerò prendere una decisione sul futuro di Desonta Bradford e capire se intervenire ulteriormente sul mercato: «Dobbiamo decidere. Potremo anche cambiare, siamo sempre attenti sul mercato. Dobbiamo studiare qualcosa che possa avere un impatto sulla squadra. Siamo sempre sul mercato, se c’è una possibilità per migliorare, la coglieremo».
Sull’ambiente presente alla Itelyum Arena: «I fischi e la negatività la squadra li sente. A nessuno piace e questo la fa giocare peggio e più nervosa. Chiaro che dipendono dal risultato, nel primo quarto abbiamo giocato bene ma nel secondo no. Capisco la gente, ma mi piacerebbe che stesse un po’ di più con noi».
«Una buona partita per noi - le parole invece di coach Paolo Galbiati - Abbiamo rispettato tutto quello che ci eravamo detti e siamo stati solidi. Vedere Varese in questa situazione mi dispiace, è una piazza dove sono stato da Dio. Essere applaudito è una cosa che fa sempre piacere, spero che il pubblico non abbandoni la squadra, vedere la curva vuota non è stato bello».