6-1, 6-3: due set a zero, il calvario continua. Dopo il 6-1 subito dal Feltre, arriva il 6-3 dell'Alleghe, 12 gol presi in due partite e un'inquietante capacità di abbandonarsi alla deriva delle prime difficoltà. Sconfitte nettissime in serie come queste non le ricordavamo, forse perché non ci sono mai state. Neppure contro il vecchio Merano, il Caldaro o il Pergine di un anno fa, figurarsi contro Feltre ed Alleghe. I giocatori sono apparsi svuotati (di testa, di motivazioni, di gambe?) e più attenti a seguire schemi e dettami, a tenere posizioni, a entrare e uscire dal ghiaccio a comando: stavolta a segnare due triplette e ad affondare la pallida copia del Varese sono un difensore, l'ucraino Aleksandrov, e lo splendido trentottenne Diego Iori dopo che l'Alleghe si era trovato perfino sul 4-0. Potremmo fermarci qui, ma tocca andare avanti.
A sette giorni dalle final four deve cambiare tutto, sperando che l'inspiegabile opera di normalizzazione, spersonalizzazione e svuotamento dell'anima non sia in una fase troppo avanzata. Il tempo degli esperimenti (metti e togli i portieri, cambia le linee qua e la’) è finito da un pezzo: facciamoci il segno della croce, sperando che il calo sia solo atletico e ampiamente previsto (perché poi dovrebbe esserci un calo propio ora?), e che testa e passione siano intatte, nascoste chissà dove, perché tra sette giorni nella prima “finale” con il Caldaro servirà essere l'esatto opposto di ciò che s'è visto per 51 minuti proprio a Caldaro, dove si stava perdendo 3-0, e nelle ultime due intere partite.
Noi chiediamo solo una cosa: che il Varese torni a seguire la propria indole e la proprio anima, ora prosciugate o rifilate chissà dove. Da qualche parte devono pur essere finite: basta rimetterle al loro posto. A meno che ci si accontenti di sembrare una squadra qualunque come quella delle ultime tre gare, senza nome e senza volto (non sarà mai un pregio o un obiettivo, questo, in una squadra chiamata Mastini). Pensiamo al futuro, ci dicono: ma quale futuro?
C'è ancora poco da dire: il terzo tempo finisce con un disco perso da Schina per il 6-3 della tripletta targata Iori, che aveva già segnato il gol del 5-2, prima di un illusorio gol di Ghiglione. È stato un calvario. Speriamo sia finito e che trovi un perché e un senso nella final four di Coppa. Se questi sono ancora i nostri Mastini, lo scopriremo tra sette giorni.
A un certo punto è sembrato perfino benedetto il salto di collegamento di Fisg.tv a inizio ripresa: una disdetta, e anche un'ingiustizia, per chi aveva acquistato la partita ma, si sa, occhio non vede cuore non duole... Forse.
Secondo tempo semitragico prima dei segnali di vita giallonera nel momento forse più basso e buio della stagione, con l'Alleghe sul 4-0 grazie al raddoppio in power play di Diego Iori (38 anni e 22 punti con 11 gol e 11 assist in 17 gare: ah, l'esperienza quanto conta quando è valorizzata), al tris - su cui Glavic richiama in panchina Filippo Matonti, sguinzagliando Artur Ohandzhanian - e al poker di Aleksandrov, difensore e ucraino che fa la differenza (35 punti per lui). Qui scatta una scintilla da vecchio Varese grazie alla seconda linea: in poco più di due minuti prima Michael Mazzacane e poi Dennis Perino (power play sfruttato dopo 11 secondi) danno l'idea di poter riaprire i giochi, che resterà però soltanto un'idea.
Primo tempo di mezzi disastri: Aleksandrov porta avanti l'Alleghe alla prima occasione su un pasticcio di Filippo Matonti, che non trattiene un dischetto innocuo. Ma davanti i gialloneri, stasera in maglia bianca, fanno forse peggio: due occasioni a tu per tu con il portiere Scola mandano prima Marcello Borghi, che ruba il disco a metà pista, a fallire il pari, poi imitato da Tilaro a pochi secondi dalla prima sirena. La sensazione è quella di una squadra poco feroce e ancora in cerca di equilibri - le linee cambiano leggermente per l'ennesima volta - anche se siamo a inizio febbraio: soprattutto dalla prima, come da tutte le prime linee del mondo, c'è da aspettarsi molto di più in fase offensiva, così come dall'attaccante straniero Kuronen, visto che tutti gli attaccanti stranieri del mondo che giocano in IHL ci hanno abituato, non solo a Varese, a fare la differenza.
Alleghe-Varese 6-3 (1-0, 3-2, 2-1)
Reti: 3'49" Aleksandrov (Moberg) 1-0; 25'37" Iori (Moberg) 2-0 in sup., 28'23" Aleksandrov (Iori, Makela) 3-0, 30'47" Aleksandrov (Iori, Moberg) 4-0, 33'15" Michael Mazzacane (Perino) 4-1, 35'40" Perino (Franchini, Michael Mazzacane) 4-2 in sup.; 45'37" Iori (Aleksandrov, Alessio) 5-2 in sup., 54'01" Ghiglione (Kuronen, Makinen) 5-3, 58'07" Iori (Soppelsa) 6-3
Alleghe: Scola (De Nardin); Aleksandrov, Ganz, Iori, Makela, Moberg; Shamardin, Nicola Soppelsa, Francesco Soppelsa, De Val, Alessio; Cistantin, Vallazza, Martini, Caldart, Fontanive; Angoletta, Da Tos, Podolskiy, Manfroi. Coach: Surenki.
Varese: Filippo Matonti (Ohandzhanian); Marco Matonti, Makinen, Ghiglione, Kuronen, Marcello Borghi; Bertin, Schina, Michael Mazzacane, Perino, Franchini; Raskin, Erik Mazzacane, Crivellari, Vanetti, Tilaro; Fornasetti, Allevato, Pietro Borghi. Coach: Glavic.
Arbitri: Stefano Ricco, Alexander Wiest (Lorenzo Dell'amico, Paolo Brondi)
Note - Tiri Al 34, Va 23. Penalità Al 2', Va 8'. Spettatori: 710.
Master Round
Seconda di ritorno
Stasera: Caldaro-Aosta 4-2, Alleghe-Varese 6-3
Ieri: Feltre-Appiano 7-2 (2 gol Kadlec, 2 Korkiakoski, 1 Foltin)
Classifica
Caldaro 42 punti. Aosta 32. Feltre 31. Varese 25. Alleghe 19. Appiano 13.
Le altre gare giallonere del ritorno: Varese-Appiano (sabato 15 febbraio, 18.30), Aosta-Varese (giovedì 20 febbraio, 20), Varese-Caldaro (sabato 22 febbraio, 18.30).
Qualification Round (le prime due ai quarti playoff)
Nona giornata
Stasera: Bressanone-Valpellice 0-8, Dobbiaco-Pergine 3-6, Fiemme-Como 4-0. Riposo: Fassa
Classifica
Fassa*, Fiemme 28 punti. Valpellice 26. Pergine 22. Dobbiaco 19. Bressanone 7. Como* 4. *una gara in meno
Final four Coppa Italia - Acinque Ice Arena
Semifinali - Sabato 8 febbraio: Aosta-Feltre (ore 15), Caldaro-Varese (ore 19)
Finale - Domenica 9 alle ore 19.30
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