"Battaglia" epistolare a colpi di lettere tra l'ex sindaco di Sesto Calende Giovanni Buzzi, esponente di Forza Italia, che ha guidato la città fino a giugno 2024 e l'attuale vicesindaco di centrosinistra Giorgio Circosta, numero due della giunta Giordani.
Tema del contendere la realizzazione del nuovo asilo comunale. Sull'argomento a scrivere una lettera aperta ai sestesi è stato Buzzi. La proponiamo integralmente di seguito e a seguire la replica integrale di Circosta che a sua volta ha scritto una missiva:
Carissimi Sestesi, mi rivolgo a voi e all'attuale amministrazione comunale e mi permetto, da ex Sindaco della Città, di proporvi alcune considerazioni sulle notizie e questioni che stanno animando il dibattito cittadino in questi giorni. Mi concentro sul nuovo Asilo Nido, perché lo ritengo per me il più importante.
Come sappiamo l'Amministrazione che ho guidato, con particolare orgoglio, è stata in carica dal giugno 2019 al giugno 2024: in quegli anni tanto è successo ma uno dei motivi dell'orgoglio di cui sopra è sicuramente l'avvio dei lavori e tutto il lavoro che sta dietro e prima, per il nuovo Asilo Nido Comunale. In verità mi pare iniziativa allora salutata da tutti come lodevole, soprattutto in funzione della possibilità di utilizzare, per quanto possibile, i famosi fondi PNRR per un servizio così importante: mai avremmo potuto attivarci se non grazie ai 2.200.000 euro circa che ci arrivano come finanziamento - senza rimborso dovuto - dagli stanziamenti europei.
E' stato in più occasioni ribadito che tuttavia non erano tutte "rose e fiori" perché la stima al metro quadrato che ha elaborato il Ministero di allora, in particolare per la costruzione degli edifici scolastici, era ed è chiaramente sottodimensionata. Consapevoli di questo fatto, ed a seguito del progetto elaborato dal professionista incaricato, abbiamo stimato all'inizio del 2023, la necessità di 480.000 euro circa, oltre ai fondi PNRR, che sono stati reperiti accendendo un muto con Cassa Depositi e Prestiti. La partenza dei lavori è quindi stata garantita nei tempi strettissimi dei bandi PNRR e con le risorse economiche previste dai tecnici incaricati.
Per garantire i tempi stretti del PNRR è stato bandito un "appalto integrato": è quindi l'impresa appaltatrice che elabora anche il progetto esecutivo, oltre a realizzare i lavori. A garanzia di eventuali ulteriori spese e per sfruttare comunque altre fonti di finanziamento, come ad esempio per gli arredi che non erano finanziabili dal PNRR, abbiamo attivato con gli uffici le iniziative, nella prima metà del 2024 poi concretizzate nel settembre successivo, per ottenere i cosiddetti fondi del Conto Termico del GSE {Gestore dei Servizi Energetici) che consentono di richiedere importi, senza rimborsi dovuti quando si demolisce e ricostruisce un edificio pubblico che consuma molto e si sostituisce con uno nuovo e che consuma molta meno energia.
Da questa fonte avevamo stimato circa 300.000 euro di nuove possibili entrate che si sommano alle risorse della stessa procedura, attivata molto prima per la nuova Sala Civica, che ci porteranno ulteriori 490.000 euro circa. Potevamo quindi contare su una previsione di circa 790.000 euro da investire per alcuni accessori della sala civica e parcheggio (ad esempio le famose telecamere di sorveglianza), per le ulteriori spese da coprire per il Nido e per eventuali e imprevisti aumenti di costi e prezzi, purtroppo all'ordine del giorno in questi anni.
I soldi quindi c'erano e ci sono. Se poi questa Amministrazione decide di utilizzare o ha utilizzato questi soldi in altro modo è libera di farlo, ma non dica che non ci sono. Perché queste previsioni di entrate e spese non sono stati formalizzati in atti amministrativi? Per due motivi, anche qui, tecnici: fino a quando non si perfeziona la procedura e l'assenso da parte di GSE questi soldi non si potevano e non si possono contabilizzare ufficialmente come entrate e fino a quando non viene prodotta una eventuale e formale "perizia di variante" sui lavori per i costi aggiuntivi del Nido non si può sapere con certezza e formalmente quanto è necessario impegnare. Questo mi pare non sia ancora stato fatto ad oggi.
L'attuale amministrazione dovrebbe quindi procedere con questi attingendo sulle risorse che sono di fatto disponibili, senza invocare ipotetiche imprevidenze da parte di quella passata. Capisco perfettamente che il gioco della politica impone a chi vince le elezioni di incolpare di tutti i mali chi li ha preceduti: è sempre successo e sempre succederà. Personalmente ho le spalle molto larghe e sto anche serenamente a questo gioco, fino al limite della correttezza. Chiedo solo di non sporcare con il fango della pura propaganda una bellissima iniziativa che ha richiesto molto impegno da parte della passata Giunta e dei Tecnici comunali: tutti hanno lavorato bene, pur in condizioni difficili come quelle imposte dalle assurde regole del PNRR.
Alla nuova Amministrazione dico che spetta a voi impegnare formalmente le risorse per le quali si sono già costruite le basi e tagliare il nastro prendendosi tutto il merito: ve lo lascio senza rimpianti perché so cosa ho fatto e cosa abbiamo fatto. Certo che occorre attivarsi e continuare il lavoro fatto per meritarsi il nastro.
Ecco la risposta integrale del vicesindaco Circosta:
Cari Cittadini di Sesto Calende, la lettera dell’ex Sindaco sulla situazione finanziaria del nuovo Asilo Nido richiede una risposta chiara e basata sui fatti. Per prima cosa definiamo la realtà dei finanziamenti: l’ex Sindaco afferma che le risorse necessarie erano già disponibili. Questo non è vero. Non è vero perché non sono né disponibili né sufficienti:
1. le cifre citate da Buzzi non sono esatte in quanto in parte già utilizzate o impegnate per completare la Marna;
2. tali somme non bastano a coprire le spese non finanziate: mancano almeno 400 mila euro; le quote del cosiddetto “conto energetico” sono legate alla fine dei lavori che devono essere finanziati. Dunque, i problemi sollevati sono tutt’altro che inesistenti e non basta la retorica politica per risolverli.
I numeri raccontano una storia diversa:
Entrata totali disponibili: Euro 3.412.000, composti da finanziamenti PNRR (€2.213.280), mutuo Cassa Depositi e Prestiti (€478.757) e rimborsi GSE (€712.000, di cui €150.000 solo nel 2026).
Costi totali previsti: Euro 3.812.000, comprensivi di costi di costruzione, extra appalto, cucine, arredi, parcheggio e sicurezza della Marna
Disavanzo Reale: Euro 400.000 (pur tenendo per buone le cifre citate da Buzzi) una cifra non disponibile, per la quale sarà certamente necessario accedere ad un ulteriore mutuo.
Dove sta l'errore dell'ex sindaco?
L’ex Sindaco include nelle entrate anche il rimborso GSE della Marna, ma omette di considerare i costi vincolati ad esso: Euro 100.000 destinati a sicurezza e videosorveglianza per la Marna. Euro 68.000 già impegnati e spesi per completare il cantiere della Marna. Senza considerare queste spese, l'ex Sindaco dà l’illusione che le risorse siano maggiori di quelle effettivamente disponibili.
Un altro errore plateale presente nella lettera di Buzzi è la confusione tra i costi extra dell’appalto “Asilo Nido” e gli ulteriori costi previsti per cucina, arredi e parcheggio: si tratta di costi che vanno sommati tra loro. Il totale dei costi da coprire è di 622 mila per l’extra appalto e circa 390mila per le stime per altre opere.
La realtà dei fondi GSE
Un altro punto cruciale è che i fondi del GSE non sono immediatamente disponibili. Essi vengono rimborsati solo dopo il completamento dei lavori, con possibilità di un anticipo limitato al 50%. Questo significa che l’attuale amministrazione deve comunque trovare le risorse e la liquidità per coprire il disavanzo nel frattempo per completare l’opera.
Qual è il prossimo passo? Ora l’obiettivo è terminare i lavori dell’Asilo Nido entro il 31/12/2025 per non perdere il finanziamento PNRR e garantire il collaudo entro il 30/06/2026. Sappiamo bene di avere l’onere di amministrare e di reperire i fondi mancanti per colmare il gap di euro 400.000.
Tuttavia, ciò avrà un impatto sulle altre opere necessarie alla città. Un esempio concreto è la riqualificazione energetica della scuola Matteotti, un intervento da circa 200.000 euro che avrebbe potuto generare un nuovo rimborso GSE, aumentando ulteriormente la capacità di investimento del Comune.