Cantiere del Lino Oldrini, istruzioni per l’uso a due settimane e poco più dall’inizio della stagione agonistica della Pallacanestro Varese.
E allora si parta proprio da questo giorno x, ovvero dal 6 ottobre 2024, Openjobmetis in campo per la sua prima casalinga contro Tortona, palla a due ore 16.40: l’agibilità del palazzetto non è a rischio.
Niente porte chiuse, nessuna variazione della capienza, ancor meno nessuna necessità di migrazione per squadra e supporter (ipotesi peraltro esclusa dal regolamento, che permette un cambio di sede solo per problemi sopravvenuti): qualsivoglia scenario negativo o limitativo è respinto con forza dal cantiere che in questi giorni sta tuttavia mettendo le marce alte. Perché? Per raggiungere un solo prima del via: finire gli Sky Box.
Per capire occorre fare un po’ di chiarezza. In piazzale Gramsci sono in corso i lavori inerenti il primo lotto del restyling dell’Itelyum Arena, opera che nel suo primo atto prevede il completamento di quella parte di palasport rimasta incompiuta con l’allargamento del 1989. Essa, come già noto, consiste nella realizzazione su più piani di un museo, uffici, bar ristorante e appunto degli Sky Box, le "stanze" con vista sul parquet che renderanno l'Itelyum Arena simile a tanti moderni "catini" sportivi.
Termine da cronoprogramma per il primo lotto? Fine novembre 2024, con la possibilità di “festeggiare” il traguardo proprio in corrispondenza del sessantesimo compleanno della struttura (primo match, contro All’Onestà Milano, il 6 dicembre 1964, in campo anche l’oggi presidente Toto Bulgheroni). Ciò significa che per almeno altri due mesi abbondanti bisognerà convivere con il cantiere, proprio come accaduto durante lo scorso campionato. E le condizioni di sicurezza non sono cambiate, né per l’esterno (il cantiere stesso verrà recintato), né per l’interno.
L’intento collettivo - del Comune di Varese, della direzione lavori e soprattutto della Pallacanestro Varese - è però quello di arrivare al debutto stagionale fra le mura amiche con gli Sky Box pronti e utilizzabili. Questione di immagine con gli sponsor, questione anche economica: il loro realizzo è programmato per essere una stampella più che discreta al budget del club.
I volumi destinati allo scopo sono sette, ciascuno di 30 mq (ci sono minime differenze tra uno e l’altro), ciascuno in grado di ospitare fino a 9 persone (e infatti la capienza del palasport aumenterà di una sessantina di unità già a partire da questo campionato), arredati con tutto quello che normalmente fa parte di questi “privé” destinati a sponsor e relativi ospiti, quindi pavimenti in pvc, poltrone, tavoli e televisori.
Chi dovesse fare un giro in questi giorni in loco potrebbe fin da ora intuirne la sagoma esterna e le relative divisioni, già impostate. Dentro al palazzetto, invece, ecco i ponteggi, che entro una decina di giorni saranno smontati per far spazio - oltre agli Sky Box completi - anche a una serie di pannelli che “chiuderanno” la vista della parte superiore ai Box, dove invece nasceranno i già citati uffici, museo e ristorante.
Gli Sky Box saranno per il momento agibili solo dall’interno: scale e ascensori e altre finiture esterne ai volumi fanno parte infatti del secondo lotto.
Ai tifosi “normali”, il 99,9% quindi, tutto ciò interessa relativamente. L’unica loro preoccupazione è poter sedere regolarmente sul proprio seggiolino il 6 ottobre prossimo venturo: sarà così.