Igea Marina, a Rimini, è il luogo di tanti ricordi e giornate ricche di divertimento per Alberto Grossi, 44 anni, autista per Autolinee Varesine. Da quando aveva 9 anni va in vacanza al centro della Riviera Adriatica e, con il passare del tempo, l'amore per questo posto è cresciuto con lui. Tra partite di beach volley, aperitivi e tanto divertimento, Igea Marina è la seconda casa di Alberto.
Da quanto tempo trascorre le vacanze a Igea Marina? Con chi e da quanto tempo?
«Da un'eternità a questa parte: sono andato prima con i miei nonni, poi con i miei genitori, in seguito con la mia fidanzata e anche dopo sposati abbiamo continuato ad andarci. Ora vado con mia moglie e i miei figli, ma porto anche amici e colleghi».
Che cosa l'ha fatta innamorare di questa meta?
«Mio nonno aveva un appartamento a Igea e col tempo ho iniziato a fare amicizia con tante persone e crescendo l'interesse per questa meta è aumentato, sia per l'ospitalità romagnola, sia per l'aria di festa. Mi sono sempre trovato bene, tra le attività in spiaggia, le balere, lo sport, le discoteche e tanto altro».
Un aneddoto legato a questa meta.
«Sono tanti, come le feste di fine stagione dove la gente faceva il bagno nuda, ma anche le nottate a "fare baracca", fare festa, come si dice in Romagna. Inoltre la sorella di mia moglie, andando a Igea Marina in vacanza, ha conosciuto il proprietario di uno stabilimento ed è nato l'amore. Sono anni che si è trasferita lì.».
Con chi è andata la prima volta? Chi vorrebbe portarci?
«La prima volta con i miei nonni, mentre non ho in mente qualcuno in particolare da portarci, perché ogni due per tre, con un furgone, prendo gli amici e andiamo».
Come si svolge la giornata ideale in questa località?
«La giornata è semplice: ci si alza, si va in spiaggia e si gioca a beach volley o altre attività. Poi si fa aperitivo con gli amici conosciuti sul posto, dove ognuno porta qualcosa di tipico dalla città da cui è partito. A pomeriggio c'è la "pennica" e poi si ricomincia tutto tra festa, cibo e divertimento».
C'è un piatto, un sapore, un odore o un panorama indissolubilmente legato a questo luogo?
«Oltre la piadina i passatelli, in brodo in inverno e al pesce in estate. È un piatto classico della cucina romagnola».
La spiaggia preferita?
«"Bagno 65" di Massimiliano Gobbi, che sarà il mio futuro cognato. Lo conoscono anche a Varese e quando passa in corso Matteotti tanti lo riconoscono e lo salutano».
Cosa porterebbe a Varese del luogo delle sue vacanze?
«Lo spirito di fare baracca, ossia creare dal poco quello che fa divertire la gente».