Si è svolta presso l’Università degli Studi di Cagliari dal 3 al 6 giugno la Terza Conferenza Internazionale organizzata dalla rivista “Scuola Democratica” dedicata ai bisogni e alle prospettive dell’educazione e/per giustizia sociale.
“Mai come oggi il tema della giustizia sociale è stato così cruciale. È il caso dell’instabilità economica che si diffonde da paese a paese, delle guerre e delle conseguenti carenze energetiche, della crisi climatica e della conseguente domanda di una nuova politica economica di transizione verso un modello ecologico praticabile, dell’immigrazione e della sua reazione di protezionismo nazionalista, delle proteste delle donne e le generazioni più giovani in molte parti del mondo, e molte altre ancora. I processi educativi – nella loro accezione più ampia che abbraccia scuola, università e formazione e si rivolgono tanto ai giovani quanto agli adulti – non sono esenti da queste sfide”. Questa la visione dei promotori della Conferenza che è stata aperta da Sobhi Tawil, Direttore del Future of Learning and Innovation dell’Unesco.
Dodici aree tematiche suddivise in cento pannelli dedicati al tema con la partecipazione di un gran numero di relatori provenienti da realtà di tutto il mondo. Tra questi sono stati selezionati anche tre rappresentanti dell’Agenzia Formativa di Luino che hanno presentato il progetto portato avanti da anni per ragazzi con disabilità. Francesca Brognoli, Alessandro Curti e Daniela Martarelli – docenti ed educatori di Agenzia Formativa – sono interventi con il contributo “Cognitive Disabilities and Personalised Learning: The case study of the Agenzia Formativa of the Province of Varese” narrando al mondo accademico come la pedagogia territoriale sia fondamentale per la costruzione di un progetto di vita per tutti quei ragazzi che possono avere il loro posto nel mondo.
Non solo abilità professionali basate sulle specifiche caratteristiche di ognuno, ma anche un’attenzione importante al processo di maturazione individuale così da poter diventare cittadini attivi e non esclusivamente fruitori di servizi. In questo modo i relatori hanno dimostrato che l’inclusione scolastica ha significato solo se accompagnata da un’inclusione sociale ottenendo il plauso del prof. Massimo Baldacci, Professore Ordinario di Pedagogia Generale e Sociale dell’Università di Urbino, che ha selezionato e diretto i relatori del pannello “Paradigmi culturali e strategie pedagogiche per una scuola inclusiva”.
“Un’esperienza molto arricchente” ha dichiarato Daniela Martarelli, Coordinatrice dei Percorsi Personalizzati di Agenzia Formativa di Luino, “che ci ha aiutato a capire quanto i progetti in un territorio così particolare come il nostro siano fondamentali ma abbiano anche la necessità di conferme teoriche da parte del mondo accademico”.
“Questo è solo un punto di partenza” ci ha detto Francesca Brognoli, Docente esperta in Disturbi dell’Apprendimento, “perché intendiamo proseguire nel progetto di ricerca con l’ambizioso obiettivo di poter esportare la nostra esperienza anche ad altre Agenzie Formative con l’idea di un confronto e una collaborazione”. “Ciò che mi ha colpito e in parte emozionato” ha aggiunto Alessandro Curti, docente ed educatore esperto in adolescenza, “è stato il coraggio del mondo accademico di comprendere anche progetti concreti, fatti con le persone e non sulle persone”.
Alessandra Canestrella, Direttrice della sede di Luino di Agenzia Formativa della Provincia di Varese, ha accolto con entusiasmo e un pizzico di orgoglio la proposta fatta dai tre docenti ed attende di poter leggere l’articolo completo che verrà pubblicato sulla rivista scientifica “Scuola Democratica – Learning for Democracy” il prossimo autunno.