Il voto sul Rendiconto di gestione arriva una manciata di minuti dopo mezzanotte: il documento passa con i voti favorevoli della maggioranza e quelli contrari delle opposizioni.
La carrellata delle relazioni su quanto fatto nel 2023, delega per delega, da parte degli assessori e del sindaco, Emanuele Antonelli, occupa buona parte della riunione. Tra le sintesi sul lavoro svolto o impostato, con ringraziamenti di rito al personale dei vari settori, spicca l’intervento dell’assessore Paola Reguzzoni. Quantomeno per il fatto che la titolare dei Servizi sociali, rispetto ai colleghi, calca maggiormente la mano su dinamiche, in atto a Busto come altrove, che definisce preoccupanti e per le quali il Comune sarà verosimilmente chiamato a sforzi suppplementari. Insieme a risultati positivi (la riattivazione delle colonie ad Alassio e all’Aprica, l’accorciamento delle liste d’attesa per l’accesso a Cdd, i progressi in azioni di sostegno alla genitorialità e di sensibilizzazione della cittadinanza...) si registrano numeri in crescita sul fronte dei minori (656 quelli oggi in carico al Comune, vedi anche QUI), nell’area della disabilità, in particolare per sindromi dello spettro autistico, e nelle necessità di aiuto agli anziani (330 in carico), oltre che ad adulti e famiglie in difficoltà abitativa («…ogni settimana riceviamo dieci richieste di alloggio da persone con sfratto esecutivo»).
Terminati i report, sono soprattutto le minoranze a prendere la parola. Gianluca Castiglioni (Busto al Centro), ringraziato il sindaco (per le scuse sul passo falso della sera precedente, VEDI QUI) ed elogiati impegno e passione dei componenti la Giunta, lamenta una scarsa considerazione per le opposizioni e per le loro proposte. Poi elenca temi e situazioni tali da determinare il suo voto contrario: condizioni degli impianti sportivi, palestra della Ginnastica Pro Patria e piscina in primis, illuminazione pubblica, tuttora fonte di lamentele, stato del verde e rifiuti, tra tariffa puntuale e cestini strabordanti.
Maurizio Maggioni (Pd) riconosce a sua volta l’impegno profuso ma lamenta una carenza di prospettive rispetto a un futuro a suo avviso inevitabilmente segnato dalla chiusura di rubinetti quali Pnrr e fondi statali. Molte delle opere per cui si lavora oggi, afferma, «…ci costeranno. Quanto previsto all’area mercato, per esempio, o l’auditorium… C’è la necessità di aggiornare una serie di politiche sui rifiuti, sulla scuola, sulla casa…. Manca una dimensione strategica, bisogna ragionare su quello che si sta facendo anche guardando al futuro e in un’ottica che superi i confini di Busto».
Reazione di Luca Folegani (Fdi). Commentando gli interventi dei consiglieri d’opposizione: «Ringraziano e apprezzano, poi votano contro».
Santo Cascio (Progetto in Comune) tocca il tema delle divergenze in maggioranza (Vedi QUI): «Abbiamo assistito sulla stampa al tiro al bersaglio da parte di consiglieri su alcuni assessori. Ma l’ambito giusto per una discussione che arricchisce un progetto è il Consiglio». Sulla stessa lunghezza d’onda Emanuele Fiore (Gruppo misto): «Leggiamo che la maggioranza è in fermento, boccia su tutta la linea il Pums (vedi QUI, Ndr) ma forse è opportuno che se ne parli in Consiglio. Nelle relazioni, poi, ci sono pesanti omissioni su temi caldi. Come gli aumenti dei costi per il servizio mensa, per i biglietti del pullman, per i parcheggi».
Simone Orsi (Lega): «Stiamo parlando di consuntivo, analizziamo quello, non altro. Se si va fuori tema vuol dire che il consuntivo è inattaccabile, i bilanci sono a posto».
Finale senza sorprese: 13 voti favorevoli, 6 contrari.
Stefano Tosi