La gioia di sporcarsi con i colori gridata sulle pareti della scuola. A dare il benvenuto all'Istituto comprensivo statale Maria Montessori di Cardano al Campo ci sono i murales e sono un biglietto da visita non certo casuale.
Qua stanno fiorendo aule super tecnologiche, accoglienti con colori naturali, e si familiarizza con l'intelligenza artificiale. Ma tra i progetti ne è nato anche uno che oltre al pc fa tenere in pugno ai ragazzi della secondaria il vecchio pennino.
Sì. Digitale e calligrafia: ufficialmente così distanti, eppure ugualmente preziosi. La prima sempre alla ribalta, la seconda in dissolvenza nel nostro mondo.
Ma non si può dimenticare nulla. E soprattutto, non si può lasciare indietro nessuno. La dirigente Stefania Acquaviva - accanto alla professoressa Stefania Pellegatta che porta l'arte nella vita dei ragazzi e si è occupata anche di questo viaggio nella calligrafia - spiega: «Le nuove generazioni non conoscono il corsivo e scrivono sempre in stampatello. Bisogna spingerli all’utilizzo del corsivo, è uno degli obiettivi. Prima c'era tanta messaggistica con gli sms, poi i messaggi scritti via whatsapp, ora si usano molto i vocali».
Sono strumenti, come tutto. Ma alla scuola preme anche la parte creativa degli studenti, accanto a un valore chiave: la cittadinanza attiva, che ha portato anche alla nascita del consiglio comunale dei ragazzi anni fa. Un impegno condotto in memoria e riconoscenza della sindaca Laura Prati, che lo volle fortemente. (LEGGI QUI).
Così ogni evento viene celebrato in parallelo alle istituzioni di Cardano. Ogni giornata con un significato particolare vede i ragazzi cimentarsi in azioni e riflessioni, caratterizzate dal forte legame con la città.
L'arte, aiuta moltissimo: «La amiamo con tutte le nostre forze - osserva sorridendo Stefania Pellegatta - e poi tutti devono partecipare. È fortemente inclusiva, si parte da zero, si portano avanti tutti».
Lo rimarca la dirigente Acquaviva: «Se si vuole essere inclusivi, gli strumenti non verbali sono importanti per tirar fuori ciò che si ha dentro. Si impara a relazionarsi nella maniera quanto più corretta possibile». Con se stessi, i coetanei, i grandi.
Quando i ragazzi si impegnarono nei murales, con il progetto "NUOVE VISIONI. Cemento, adios!" nel segno di Joan Mirò, la professoressa Acquaviva ricorda la gioia dei piccoli artisti, a terra sorridenti a disegnare: «Uno di loro mi ha detto "Dirigente, è il giorno più felice della mia vita!"».
Alla secondaria attualmente ci sono 300 alunni (più di mille in tutto l'istituto comprensivo) e si portano avanti affiancate, anzi intrecciate queste realtà. Il piano del diritto allo studio, finanziato dall'amministrazione comunale, accanto ai percorsi del ministero, permette di dare a tutti la possibilità di mettere a frutto le proprie attitudini.
Ma sempre con l'attenzione a non chiudere possibilità: si può scegliere se fare il laboratorio artistico o approcciarsi al latino o ancora se immergersi nelle scienze con gli spazi ad hoc. Ci sono le aule Dada, immerse nei colori: la tecnologia è fondamentale, «ma non deve mancare la lezione frontale» osserva la dirigente. E anche la vecchia lavagna non può andare in pensione.
Resta però il cardine, la cittadinanza attiva prima menzionata. Qualsiasi strada scelgano in futuro i giovani, devono esserne permeati: «Con il consiglio dei ragazzi, la cittadinanza attiva è il filo conduttore di quelli che sono i valori importanti, veri, da portare avanti. Quali rispetto, legalità, sostenibilità».
GUARDA IL VIDEO DEI MURALES