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Varese | 10 febbraio 2024, 20:43

VIDEO E FOTO - «Varese non è quel matrimonio. Varese è antifascista»

Circa 400 persone hanno partecipato, sotto la pioggia, al corteo contro il fascismo organizzato oggi ai Giardini Estensi, dopo il matrimonio "nazionalsocialista" celebrato in municipio lo scorso sabato. Presente il sindaco Galimberti e tutti gli assessori: «Siamo qui a rappresentare la democrazia e la libertà». I partecipanti intonano "Bella Ciao"

VIDEO E FOTO - «Varese non è quel matrimonio. Varese è antifascista»

Circa 400 persone hanno partecipato nel tardo pomeriggio di sabato alla manifestazione antifascista organizzata ai Giardini Estensi di Varese dal Comune.

Presenti il sindaco di Varese Davide Galimberti, la vicesindaco Ivana Perusin e tutti gli assessori della giunta comunale.

L'iniziativa ha accolto in anticipo tante persone che, seppur con la pioggia, sono state pronte a manifestare contro il fascismo. Presenti agli ingressi di Palazzo Estense gli agenti della polizia locale.

Il sindaco Davide Galimberti ha pronunciato il discorso di apertura della manifestazione: «Siamo tantissimi e vi ringrazio per aver accolto l'appello. Tutti noi abbiamo visto le scene avvenute in questo cortile e il fatto che la nostra città è andata su tutti i media nazionali con un messaggio che non corrisponde assolutamente alla realtà, come evidenza la grande partecipazione di questa sera. Volevamo assolutamente fare emergere i sentimenti veri democratici della nostra città. Varese ha contribuito in maniera significativa alla resistenza e contribuisce tutt'ora a mantenere salda la democrazia nel nostro paese. Ecco il senso di questa manifestazione. Grazie ai cittadini liberi che sono intervenuti a prescindere dall'appartenenza: questo è stato un appello per chi si è sentito insieme a me di partecipare a questo momento e per dire che fortunatamente esiste una Varese completamente diversa. Mi dispiace però per le polemiche di questi ultimi giorni, perché questa è una manifestazione pacifica che non vuole essere assolutamente una provocazione contro nulla e nessuno, ma è per riabilitare il nome di una città e i suoi valori democratici. Varese è antifascista»

Riguarda ai fatti neofascisti, il sindaco ha dichiarato: «È necessario che la giustizia intervenga e persegua i reati che si sono compiuti e si potrebbero compiere. Quindi, sono convinto che alcuni fatti che sono accaduti anche in provincia di Varese potranno avere l'adeguato supporto giuridico affinché non si ripetano e ci sia quindi un intervento definitivo».

Ad un certo punto i manifestanti hanno anche intonato il canto partigiano "Bella Ciao".

Elisa Petrocelli

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