C’è un nuovo spazio culturale a Varese, non molto grande ma denso di significato, una sorta di invito alla cittadinanza lanciato dal Circolo Dipendenti Bper e raccolto subito da un altro Circolo, quello degli Artisti, presieduto da Antonio Bandirali. In via Avegno 11, infatti, le sale di quello che un tempo era il Credito Varesino si sono trasformate in spazi espositivi per una mostra, intitolata “40 espressioni d’autore”, che accoglie in realtà le opere di 45 artisti, aperta da sabato 10 febbraio alle ore 11 al 14 aprile, con la chiusura il 17 febbraio per il Carnevale e il 31 marzo e 1° aprile per le festività pasquali (orari: lunedì – venerdì, 9 – 11 e 16,30 – 18,30; sabato e domenica, 15 – 18. Ingresso gratuito).
Il manifesto di Nizzoli realizzato negli anni Trenta per la Varese capoluogo di provincia e terra di turismo, è di buon auspicio per la rinascita culturale della città, auspicata da Bandirali nel suo intervento in conferenza stampa: «Questo luogo deve diventare un riferimento per le arti, dalla musica, al video, dalla pittura alla fotografia fino alla poesia e alla letteratura. Il nostro Circolo vuole riaprire la strada intrapresa ben 104 anni fa da Giovanni Bagaini e altri illustri varesini. Non a caso abbiamo intitolato il Circolo degli Artisti al fondatore della “Cronaca Prealpina” e al pittore Giuseppe Montanari».
Anche Andrea d’Avino, consigliere nazionale e responsabile della delegazione regionale del Circolo Dipendenti Bper, presieduto a Varese da Giorgio Malacrida, ha sottolineato l’importanza di allargare gli spazi espositivi e l’aiuto dei volontari per garantire l’apertura della mostra, e ha ricordato come la sezione varesina sia tra le più attive d’Italia.
La mostra, allestita dall’architetto Ferruccio Pavesi e curata dal responsabile della delegazione Cultura del Circolo Dipendenti Bper, Giuseppe Caffarelli, si può visitare nelle sale al piano terreno e conta sulle opere, tra gli altri, dello stesso Bandirali, di Carla Pugliano, Floriana Bolognese, Walter Capelli, Gianpiero Castiglioni, Nicoletta Magnani ed Enrico Milesi.
«Gli spazi sono in fondo scatole vuote, l’importante è il contenuto e l’apertura di questo spazio è un regalo alla città», ha detto l’assessore alla Cultura del comune, Enzo Laforgia. «È fondamentale dislocare esperienza culturali in luoghi diversi, anche privati, e creare un itinerario in città con percorsi nuovi e originali, in segno di adesione ai valori varesini di un tempo».
Come ha ricordato Paolo Musajo Somma, vice presidente del Circolo degli Artisti, la mostra accoglierà periodicamente i diversi artisti, che si racconteranno al pubblico degli appassionati.