Una nuova denuncia di abbandono di rifiuti sul territorio giunge da Marco Saugo, apicoltore professionista, ambientalista e volontario che opera a Brunello.
«Non posso esimermi dal condividere una situazione, che ho rilevato durante uno dei miei consueti giri di perlustrazione del territorio, dove svolgo una attività agricola, fortemente interconnessa con l’ambiente circostante - spiega in una nota - sul territorio del Comune di Gazzada Schianno a ridosso della SP341, una strada di grande importanza, tra via Gallarate e la parallela via Cesare Battisti».
Una zona centrale, con molte attività produttive presenti, commerciali e anche residenziali.
«Quello che mi è apparso ha del surreale - prosegue Saugo - ho notato sacchi di ogni genere, neri, viola, contenenti pannolini disseminati lungo il parcheggio di un supermercato e concentrati in presenza di cassonetti predisposti per le donazioni di abiti e similari, bottiglie, avanzi di bivacchi di avventori di stupefacenti, rifiuti sparsi di ogni genere, metalli abbandonati in un secchio poi colmato di acqua. Oltre all’inquinamento e il decoro, a giudicare dagli odori siamo probabilmente in presenza di un pericolo per l’igiene».
Il volontario ambientalista pone l'attenzione su altri elementi riscontrati sul territorio.
«La presenza di un lavatoio storico, in stato di totale degrado e abbandono sia per la manutenzione, che per la funzione e un tratto iniziale del corso del torrente Arnetta, la cui sorgente non è molto distante - sottolinea - personalmente ho effettuato una pulizia di un tratto dell’Arnetta nel Comune di Brunello, rimuovendo una grande mole di scarti».
«Spiace inoltre rilevare la presenza di alcune specie di volatili come merlo e ballerina bianca, che in questo alveo deteriorato provano a ricavare il loro habitat - conclude Saugo - le domande che pongo sono, come si è arrivato a questo? Come si può tollerare un tale livello di sporcizia? Come si intende procedere a una bonifica? Come si pensa di riqualificare, impedendo che si creino nuovamente scempi del genere?».