Sarà Pink, CAOS e LILT: l’associazionismo che fa bene alla cittadinanza. Donato un ecografo alla Breast Unit di Varese

Una sinergia tra diverse realtà che ha permesso la donazione di un ecografo di alta fascia alla Breast Unit dell’ASST Sette Laghi, presso l’Ospedale di Circolo. Associazione CAOS e LILT hanno promosso la camminata organizzata da Sarà Pink, l’organizzazione nata in memoria di Sara Gemo, sconfitta da un tumore al seno nel 2021.

La camminata si è tenuta il 20 novembre scorso lungo le strade di Samarate, e ha permesso di raccogliere oltre 12 mila euro, utilizzati per il dono fatto pervenire alla Breast Unit.

«Noi siamo un gruppo di ragazzi partiti con una piccola idea - racconta Sabrina Gemo, di Sarà Pink - ma fortunatamente abbiamo avuto un grande riscontro da ospedale, associazioni e gruppi di amici. Abbiamo raccolti quasi 13 mila euro: la cosa peggiore oltre alla malattia sono le attese, regalare una vita fa la differenza. Speriamo di poter portare avanti tanti altri progetti».

Adele Patrini, dell’associazione CAOS sottolinea come «la donazione di un ecografo di alta fascia dà l’opportunità di intervenire sui tempi di attesa. Le associazioni di volontariato sono parte integrante del team di senologia. C’è una coscienza di quanto le donne hanno a cuore la salute propria e degli altri. È un dono di valore, che mette in sinergia ospedale e terzo settore. Oggi celebriamo la donazione un modo di essere e di pensare».

«Un ringraziamento - afferma invece Ivanoe Pellerin di LILT - a tutti i giovani di queste associazioni, certamente un punto di riferimento: se i giovani credono nell’azione solidale vuol dire che siamo sulla strada giusta. Un acquisto di questo genere può essere importante per la prevenzione, che deve essere considerata un concetto culturale».

L’ecografo è già arrivato, ed è attivo e funzionante. Effettua già una decina di biopsie al giorno, spiega la professoressa Francesca Rovera, Responsabile della Breast Unit varesina: «Si parla tanto di società egoistica, ma Sarà Pink va controcorrente. Un dono importante, che riduce i tempi di attesa, il proprio tempo è una cosa che non ha prezzo. L’ecografo ha un duplice significato: è un esempio di associazioni che si uniscono in una battaglia che ha un unico nemico; inoltre ci serve molto per velocizzare la cura delle donne: questo ecografo permette di dare ore di attesa, non giorni o settimane, e devo dire che per pazienti e famiglie questo fa la differenza»

«Qui oggi sono usciti tutti gli ingredienti giusti - dichiara la dottoressa Anna Iadini, Direttore Sanitario di ASST Sette Laghi - dalla prevenzione alla presa in carico del paziente, fino all’atto chirurgico, che è solo la punta dell’iceberg. Ci fa onore collaborare così con il territorio, e riuscire così a intercettare per tempo chi ha bisogno. La sanità ha sempre qualche difficoltà, ma questa qui è la formula per affrontare la questione».

A chiudere, l’intervento Giuseppe Calicchio, Direttore SocioSanitario di ASST Sette Laghi: «Non nascondo l’emozione mi sono venute in mente quattro parole: comunità, generatività, memoria a gentilezza. Questa è una grande espressione del calore di comunità a cui date voce, stimolate i giovani, che non così scontato. La vera innovatività è questo investimento sulla componente umana e sulla dimensione dell’emozione di fare servizi. Ci sono diversi modi per fare memorie, e la nostra azienda vuole associarsi alla memorai di gratitudine. Qui c’è una presenza viva, questo è un dono meraviglioso».