“Nella legge di bilancio, ci sembra ci si voglia accanire contro i lavoratori italiani in Svizzera”. È quanto dichiarano in una nota congiunta Manuela Lozza e Sergio Gaudio, rispettivamente segretaria e responsabile lavoro e terzo settore del Pd di Varese città.
Il tema è ovviamente particolarmente sentito in città, visto l’alto numero di lavoratori varesini in Ticino: “La bozza definitiva della legge di bilancio presentata oggi - continuano gli esponenti Dem cittadini - agisce in maniera retroattiva sui contratti precedenti al 2023, già oggetto, questi ultimi, di un accordo stipulato in maniera coerente quest’anno tra il Governo italiano e la Confederazione svizzera e che riguarda i nuovi contratti”.
“Con la nuova imposizione che agisce senza alcuna progressività sui vecchi contratti - prosegue la nota - si colpiscono in maniera indiscriminata i cittadini, con la scusa di voler contribuire al sistema sanitario nazionale con un extra gettito dal dubbio profilo costituzionale”.
“Ci sembra inoltre che si getti alle ortiche l’accordo del 2020 (ratificato nel 2023) concordato da tutte le parti in causa, dopo un duro e lungo lavoro”, concludono i due Dem nella nota.